Una tiktoker americana, Selia Brookes, ha ripreso sua nonna mentre cerca di esorcizzare lei e la sua fidanzata mentre erano in camera da letto. La ragazza, attraverso due video, ha voluto mostrare ai propri follower il clima di abuso religioso in cui vive e dal quale si vorrebbe emancipare.
Nella prima parte, che ha superato le 65mila visualizzazioni, si sente la donna invocare Gesù per cacciare via gli «spiriti immondi» e i «demoni bugiardi». Dopo questa scena, Brooke si allontana dalla porta della sua camera, visibilmente sconvolta, mentre la sua ragazza continua a registrare.
Nel video successivo, invece, la donna chiama la fidanzata della tiktoker «sanguisuga succhiatrice di sangue». Le ragazze, grazie al video divenuto rapidamente virale, hanno ricevuto il supporto di molti utenti, compresi altri cristiani. «Come cristiana – scrive una donna – capirei se dopo una simile scena Selia non volesse essere più religiosa». «Sono stanco e disgustato – scrive un altro – di persone così. Minano il messaggio d’amore di Cristo».
Sono ancora numerosi i giovani e le giovani LGBT+ che vivono una situazione simile a quella della tiktoker. Molti di loro sono costretti anche a subire delle terapie riparative in nome del fervore religioso dei parenti. Nonostante psicologi e psichiatri di tutto il mondo abbiano preso una posizione netta contro queste prassi, considerate antiscientifiche, in Italia non vi è alcuna legge che vieti questo genere di terapie.
@seliabrookes
@seliabrookes Another one of the first video💀 #abuse #religion #lgbtq #fyp #equality #awareness #gaycouples
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