A Torino Alex, un ragazzo gay, ha denunciato sui social un episodio di omofobia: la polizia municipale lo avrebbe aggredito con insulti omofobici. Nel video pubblicato ieri sul suo profilo Instagram, Alex narra ai suoi follower una vicenda che, se confermata, sarebbe allarmante.
Mentre tornava a casa in pausa pranzo, Alex è stato fermato dalla polizia municipale perché era uscito dalla pista ciclabile per andare sul marciapiede. Una volta consegnati i documenti, racconta, Alex ha provato a giustificarsi con i poliziotti, sostenendo di essere caduto più volte in quel tratto di strada dissestato e quindi di utilizzare il marciapiede in quel breve tratto. «A quel punto uno dei due mi dice che sono uno sfigato – sostiene – Io incasso, ma gli dico che secondo me non era il caso».
Mentre i tre discutevano, spiega Alex, continuavano però a passare per lo stesso tratto bici e monopattini, senza che i poliziotti li fermassero. Il ragazzo ha, così, preso l’iniziativa di bloccare uno dei ciclisti, chiedendo alle forze dell’ordine di fare un verbale anche a quest’ultimo. «La situazione ha iniziato a degenerare – spiega – Uno dei poliziotti, che è sempre rimasto col passamontagna, mi ha detto: “queste scene da ric****ne a me non vanno bene“».
«A quel punto – prosegue Alex – gli ho detto: “sfigato e ric***one, mi dispiace, ci sei tu”. Perché che nel 2021 tu mi debba ancora dare ancora come epiteto quella parola a me non va». Questo sarebbe costato al ragazzo una denuncia per aggressione a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e violenza nei confronti del ciclista fermato. «Mi facevano anche il verso – ci scrive – mentre ero spaventato dal quel provvedimento assurdo e da ciò che stava accadendo. È stato surreale. Di fronte a loro c’era una pattuglia dei carabinieri: li ho chiamati, ma non si sono nemmeno girati».
«Siamo nel 2021 e mi sembra il Medioevo – scrive il ragazzo nella descrizione al video – Poi ci chiediamo perché a gran voce chiediamo l’approvazione del ddl Zan. È importante denunciare ogni sopruso, di qualunque tipo esso sia».
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La replica della polizia municipale
Come riporta il Quotidiano Piemontese, il comandante della Polizia municipale, Emiliano Bezzon, ha reso noto che Alex sarà ricevuto per approfondire e chiarire ogni aspetto della vicenda, dichiarando che il ragazzo non è stato denunciato, ma solo sanzionato per aver guidato il monopattino sul marciapiede. Tuttavia, Alex è stato in grado di documentare il contrario tramite il verbale rilasciato dagli stessi uomini che lo hanno fermato, in cui viene informato che è sotto indagine in merito al reato di resistenza a pubblico ufficiale, previsto dall’art. 337 del codice penale.
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