Foto: Marilena Grassadonia

Molto più di Zan: 50 piazze per dire sì alla legge. A Milano la polizia carica i manifestanti

Nel pomeriggio di oggi si sono svolte in decine di piazze italiane delle manifestazioni per chiedere l’approvazione del disegno di legge Zan contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, in seguito alla straordinaria partecipazione dell’evento #TempoScaduto organizzato sabato scorso a Milano.

La piazza più popolata è senza dubbio quella della capitale, che ha visto anche la partecipazione di esponenti politici, tra cui lo stesso on. Alessandro Zan e la sen. Monica Cirinnà. Tra i tanti interventi di Piazza del Popolo a Roma anche quello di due attiviste asessuali che, sebbene le persone dello spettro aroace siano state dimenticate nel testo della proposta di legge, hanno portato il loro sostegno, perché un primo passo verso la discriminazione va comunque fatto.

Anche l’associazione GayNet ritiene fondamentale approvare subito la legge. «È del tutto strumentale dimenticarsi proprio ora del gran lavoro realizzato durante l’iter alla Camera – dichiara in una nota il presidente Franco Grillini – perché chi voleva avanzare modifiche e proposte tra i senatori ha avuto l’occasione di partecipare alla bicameralina organizzata a suo tempo dal relatore e dagli altri parlamentari promotori. E’ chiaro che, in questo momento, la destra sta cercando di sfruttare la nuova composizione della maggioranza Draghi per riportare la legge alla Camera e farla morire lì».

 

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Oltre alle tante manifestazioni autorizzate, da Bolzano a Catania, nel capoluogo lombardo un gruppo di giovanissimi manifestanti si è radunato in prossimità della manifestazione pacifica dei detrattori del ddl Zan. Quando questi si sono avvicinati al cordone della polizia, i militari hanno caricato in assetto antisommossa. Come si vede in un video pubblicato Open, alcuni di loro sono stati colpiti dai manganelli della polizia e altri calpestati dopo essere caduti.

Le manifestazioni a favore del ddl Zan continueranno domani a Napoli, Palermo, Bologna, Novara, Latina e Monza, mentre lunedì sarà la volta di Messina.

 

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