screenshot dallo spot

Sgarbi indignato per il bacio nello spot Dietorelle: «È pornografia!»

Per Vittorio Sgarbi il bacio tra due donne che si vede nella nuova pubblicità di Dietorelle sarebbe «pornografia» e uno dei «primi effetti del cosiddetto ddl Zan».

Lo spot in questione basa la sua campagna sulla possibilità di avere dolcezza senza zucchero. Nella prima scena, infatti, una coppia di adolescenti si lascia andare ad effusioni in camera da letto dopo aver assaggiato la caramella sugarfree. Nella seconda parte della pubblicità, invece, due donne si baciano durante la preparazione di un dolce senza zucchero.

Questo è bastato per scatenare le ire del critico d’arte che su Twitter ha inveito contro lo spot, considerandolo «immorale per i bambini». Sgarbi ha, quindi, richiesto l’intervento del Garante per l’infanzia.

Chiaro è che lo spot non ha nulla di pornografico e che l’intento provocatorio del politico era quello di scagliarsi ancora una volta contro il disegno di legge contro l’omotransfobia. Il ddl Zan, infatti, non prevede l’inserimento forzato di coppie omosessuali nella pubblicità allo scopo di “omosessualizzare” i bambini. Scene con coppie dello stesso sesso, tra l’altro, sono presenti da tempo in alcuni spot commerciali, proprio perché rappresentano la realtà.

Numerosi i commenti sotto il tweet del sindaco di Sutri. Tra questi, accanto agli inevitabili madri di famiglia bigotte sotto choc a causa del bacio trasmesso alle 19:00, anche quello di Carlotta, una delle protagoniste dello scena incriminata. «Un bacio saffico è quindi pornografia? – scrive la donna – E qualora lo fosse, lei che è liberale mi condanna la pornografia?». L’attrice fa una rassegna di altri celebri baci nell’arte chiedendo al critico se anche quelli per lui fossero pornografia. Sempre usando il tema dell’arte, un altro utente risponde a Sgarbi, chiedendo se anche alcuni dipinti fossero effetto retroattivo della legge Zan.

Vedere della pornografia dietro un bacio tra due donne non è libertà di pensiero, ma lesbofobia (non quella punita dal ddl, sia inteso). Vedere della violenza in un gesto d’amore sottolinea quanto sia necessario educare al rispetto delle diversità sia le nuove che le vecchie generazioni.

 

 

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