Costretta a scappare di casa perché lesbica: Chiara racconta la sua storia

Chiara è una ragazza come tante, con sogni nel cassetto e una vita da vivere. Ha una ragazza con cui è fidanzata da tre anni e con cui vorrebbe condividere il suo tempo libero. Ma fino ad oggi questo tempo le è stato negato dalla sua famiglia a causa del suo orientamento sessuale.

Lo scorso 4 maggio, di fronte all’ennesima battaglia fatta di insulti e minacce per poter passare un weekend fuori porta con la fidanzata, Chiara non ce la fa più e dopo una nottata di litigi, prende i pochi vestiti che è riuscita ad arrabattare, qualche cambio intimo ed il portatile e fugge. Fugge alla volta di Milano senza voltarsi indietro, con la sola e unica convinzione che la motiva: «meglio in strada che in una prigione dorata!».

La giovane 27enne lascia il certo per l’ignoto, senza pensare troppo alle conseguenze e armata di amor proprio raggiunge la fidanzata consapevole del fatto che non la può ospitare a causa di motivi familiari. Senza un alloggio, senza un lavoro e senza soldi decide di lanciare un SOS sui social con un video che presto diventa virale sul web. Ella Bottom Rouge e Gio di Out&Proud iniziano a fare una massiccia campagna assieme ad altri attivisti milanesi che la ospitano per qualche notte e la aiutano in quello che ancor oggi è un tornado di eventi che hanno travolto la giovane.

Si sono mobilitati in tanti, e sotto consiglio delle stesse persone che l’hanno salvata, decide di vincere l’orgoglio e lanciare la campagna di crowdfunding “Un nuovo inizio per Chiara” e rivolgersi alla casa arcobaleno di Spazio Aperto Servizi, operativa dal 2 luglio 2019 – è l’appartamento dedicato all’accoglienza di ragazzi discriminati dalle loro famiglie di origine per il loro orientamento sessuale. Qui Chiara sta iniziando a progettare il suo futuro al fianco della compagna. Da allora la ragazza non ha ancora avuto contatti con la famiglia che, avendo scoperto il marasma mediatico mosso nel milanese, preferisce tenersi a distanza.

Chiara è scappata di casa perché rifiutata in quanto lesbica. La sua è un’altra storia di omofobia che sottolinea l’importanza di proteggere e tutelare i diritti delle persone LGBT+, e dell’approvazione rapida ed immediata del ddl Zan. Chiara adesso sorride e rivela a Michael Ceglia, di fronte alle telecamere di Rumors – We tell stories, che ora l’unico suo desiderio è quello di “cominciare a vivere!”.

 

 

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Credits:
Directed by William Picciau
Co-directed by Giuseppe Terribile
Co-authored by Francesco Olivo Bottos, Lucrezia Sacchi