Se non avete ancora visto un suo video su Instagram o Tik Tok capiterà presto: Joe Polito è uno dei creator più famosi della comunità LGBT+. Canadese di origini italiane, con occhi profondi e un sorriso da far sciogliere chiunque lo guardi, Joe è un ragazzo gay che produce da tempo video ironici sulla comunità arcobaleno. Clip dopo clip, infatti, affronta ogni sfaccettatura dell’essere gay, ricalcandone gli stereotipi e rielaborandoli in chiave comica.
«Lo scopo principale dei miei video è far ridere la gente e ricordare alla comunità LGBTQ+ che non siamo soli nelle nostre esperienze – ci racconta – Crescendo, non c’era molta rappresentazione queer in TV, film e media mainstream. Sono grato di avere una piattaforma che fa sentire una vasta gamma di persone al sicuro e ispirate ad essere se stesse».
La chiave del successo di Joe è questa: essere se stesso. Molti dei suoi video, effettivamente, nascono proprio da esperienze che il ragazzo ha vissuto crescendo. «A volte è difficile mettersi in gioco, ma ne vale sempre la pena se stai lasciando un impatto positivo sulla vita di qualcun altro – ci dice – Le persone apprezzano l’autenticità ed è importante essere se stessi. Questo rende il processo di creazione del video molto più semplice perché è un riflesso genuino della mia vita e di chi sono come persona».
«Le discriminazioni devono finire!»
Parlando di vita reale, il creator canadese ha anche affrontato temi importanti come il suo coming out, che lo stesso Joe definisce come «un viaggio non lineare». «All’inizio pensavo di essere bisessuale – ci rivela – Sono uscito con molte ragazze della scuola e non ero pronto a etichettarmi come gay. Dopo il diploma, ho accettato il mio orientamento sessuale e ho avuto il coraggio di fare coming out. Prima di annunciarlo pubblicamente sui social media, l’ho detto alla mia famiglia e ai miei amici intimi nel 2017 (a 19 anni). Tutti hanno avuto reazioni diverse, ma per la maggior parte ho ricevuto tanto amore e sostegno di cui sono così grato».
Il Canada è, in generale, uno dei Paesi più gay-friendly al mondo. Sono diverse le celebrazioni riguardanti la comunità LGBT+ e coinvolgono ogni anno più di un milione di persone. «Sebbene il Canada sia progressista – spiega Joe – c’è ancora del lavoro che deve essere fatto all’interno della comunità. Esiste ancora una discriminazione che coinvolge diverse etnie, tipi di corpo e altre caratteristiche individuali. Questo deve finire».
Molto spesso queste discriminazioni hanno una radice comune: la mascolinità tossica. «La società ha condizionato le persone ad associare il genere maschile a questo standard irrealistico, macho e maschile – sostiene l’influencer – Penso che l’effetto che ha sulla nostra società sia estremamente problematico sia per la generazione più giovane che per quella più anziana. Crescendo, ricordo di aver pensato che esprimere qualsiasi tipo di emozione o vulnerabilità fosse una forma di debolezza, il che non è vero. È importante che più persone escano dai confini della mascolinità e della femminilità e rompano queste norme obsolete. Non c’è spazio per la mascolinità tossica nel 2021».
«Vorrei essere il modello di cui avevo bisogno»
Un messaggio importante, che il ragazzo spera di poter diffondere alla nuova generazione di persone LGBT+. «Voglio essere lo stesso modello di cui avevo bisogno crescendo e diffondere positività – ci confida – Voglio ricordare alle persone che va bene essere se stessi, purché ti renda felice alla fine della giornata. Riflettere su questo attraverso i miei contenuti, si spera, lascerà un impatto positivo sulla prossima generazione».
Lasciandoci Joe promette che verrà presto in Italia, in cui è già stato nel 2019. «Ho avuto la fortuna di visitare Milano, Genova e Como – ci racconta – Amo assolutamente l’Italia e voglio tornare presto perché so che c’è così tanta bellezza che non ho ancora esplorato».
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