Lesbiche, gay, bisessuali, trans e non solo: tutti gli stereotipi all’interno della comunità

Essendo un assiduo frequentatore del mondo LGBT e destreggiandomi abilmente tra i vari social, ho notato che, molto spesso, a ragionare per luoghi comuni e pregiudizi, è proprio la comunità arcobaleno. Ecco un elenco delle migliori perle scovate tra Facebook e il nostro gruppo Telegram.

«I bisex non esistono»

Esseri mitologici, a metà strada tra il contadino amante della patata e il cacciatore amante degli uccelli, sarebbero solo gay repressi, non ancora sbocciati totalmente. Perché pensare che qualcuno possa amare chi gli pare, tra le lenzuola o in camporella, è troppo mainstream.
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«Le drag queen sono passive»

Giustamente, si vestono da femmina, si comportano da femmina, a letto faranno la femmina. Che poi siano uomini con pene funzionante e preferenze di ruolo non conta: se metti una parrucca, sei passiva.
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«Al Pride non ci si dovrebbe celebrare l’orgoglio BDSM»

Come non dovrebbero parteciparci le famiglie omogenitoriali e ancor meno gli eterosessuali. Mica si festeggia la libertà di essere quello che si è!
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«I gay sono pettegoli»

Credo che le signore anziane della mia via siano gay. No, scherzo, i gay sono solo maschi, possibilmente effemminati, sarcastici e chiacchieroni, lo sappiamo.
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«In discoteca si va solo per rimorchiare»

Quale modo migliore di conoscere qualcuno con la musica pompata e la gente che ti urta ubriaca?
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«Tutte le lesbiche sono camioniste»

E sanno fare bricolage. Perché se una donna è femminile deve necessariamente ricoprire i sacri valori di Dio, famiglia e patria. Narrano che se una lesbica indossa tacchi a spillo anziché anfibi va a cercare marito.
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«I veri bisessuali sono solo attivi»

Non esistono, ma se esistessero non dovrebbero avere diritto alla stimolazione prostatica come pena per essere stati con una donna, lo ha detto la Cassazione Gay.
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«Un gay può chiamare fr**io l’altro»

È così bello legittimare gli insulti, facendo pensare che siano simpatici e innocui scherzi! Ora vado a chiamare mia sorella t**ia, così, in simpatia.
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«Gli effemminati sono meno uomini»

Giusto. E sono anche passivi. Vale la stessa regola delle drag queen, solo senza parrucca.
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«Gli asessuali non esistono»

Gli pseudoinfluencer e autori di best seller si sono pronunciati a tal proposito: se sei asessuale hai problemi psichiatrici.
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«I pansessuali sono solo bisex politically correct»

C’è chi ama particolarmente la fragola. C’è chi mangia fragola e banana. Amare tutta la frutta no, è vietato.
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«I muscle bear sono necessariamente attivi»

Sono il contraltare degli effemminati. Se hai un aspetto virile e dominante non puoi che essere un top dalle eccellenti capacità amatorie. Anche a loro è proibito l’orgasmo anale e, a differenza dei bisex, è vietato loro anche praticare fellatio al partner.
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«I non-binary vogliono essere donne»

Mi sembra ovvio. Se sei nato maschio e non ti senti maschio, allora vuoi diventare femmina. Le vie intermedie e le sfumature non esistono, hanno fatto la fine delle mezze stagioni.
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«Le lesbiche sono solo fonte di dramma»

Gli ormoni impazziti, il ciclo sincronizzato, l’abile uso di coltelli e armi da fuoco. Chi dice lesbica dice dramma, già una donna non ha raziocinio, figuriamoci due.
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«I versatili sono solo passivi che si vergognano di dirlo»

Essere passivi è fonte di disonore. Sono i più indifesi della catena alimentare, buoni solo a subire. Ecco perché uno dovrebbe vergonarsi di ammettere di esserlo. Che poi ti piaccia fare flip-flop o essere libero di giocare con la sessualità non importa: sei passivo, tappati la bocca.
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Il contenuto di tale articolo è ironico e sarrcastico, nonostante tali pregiudizi li abbia letti spesso, ed è volto a sensibilizzare all’abuso di luoghi comuni e pregiudizi errati che facciamo ogni giorno.

 

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