Skateboarder e lottatore professionista, sposato con una donna ma al contempo «fortunato da poter fare sesso anche con gli uomini», il conduttore radiofonico australiano Jason Ellis vive serenamente la propria bisessualità e si racconta in un pezzo per Advocate.
Giunto alla sua terza autobiografia, Still Awesome: The trials and tribulations of an Egotistical Maniac, Ellis ha deciso di mettere a nudo la sua vita di bisessuale all’interno della comunità arcobaleno. «Le mie esperienze con la comunità LGBTQ sono state, per ora, solo di natura sessuale – scrive Ellis – Trovo sexy e attraenti persone di ogni genere, ma non voglio che la mia inclusione nella comunità sia solo di natura sessuale, voglio sentirmi parte di questa comunità, dopo tutto la B è la terza lettera che si legge!”».
«Tuttavia – continua Jason – non mi sento il benvenuto. Quando gli uomini con cui faccio sesso scoprono che sono sposato con una donna mi dicono “è sicuramente una fase”, “sei gay”, sostengono che i bisessuali non esistano. Mi dicono che quello che faccio e come mi autodefinisce non esiste. La B viene vista come un riempitivo da usare prima che venga svelata “la verità”».
La bifobia e l’ostracismo dei bisessuali, soprattutto se in relazione con persone del genere opposto, sono delle piaghe difficili da sanare in una comunità che, per definizione, dovrebbe essere inclusiva. Non è molto diversa, secondo Ellis, la situazione nella comunità eterosessuale: «Nella maggior parte delle coppie scambiste, ad essere bisessuali sono solo le donne, così come nei porno. La mia sessualità mette a disagio le persone, quando lo vengono a sapere».
«Quello che chiedo alla comunità – conclude Ellis – è un po’ di empatia. La “B” nella sigla è lì per un motivo e chiedo, semplicemente, lo sforzo di includere le persone come me negli eventi comunitari. Siate accoglienti, incoraggiateci e, soprattutto, credetemi quando dico che sono attratto in egual misura sia dagli uomini che dalle donne».