Guida pratica all’arte del bottoming

Sogno nascosto dei più, il bottoming, ovvero l’arte di prenderlo in quel posto, è una pratica ostica se non si ha una guida.

Le difficoltà, da non sottovalutare, sono tra le più disparate. Ho, quindi, creato una guida pratica al bottoming che chiunque, anche la persona meno esperta, riuscirà a seguire.

Bottom lavato, bottoming fortunato

Come suggerisce il titolo, è caldamente consigliato rinfrescare la zona d’azione. Le regole da seguire sono semplicissime: si pulisce tutto per bene, dentro e fuori.

Ok, so benissimo che la cosa possa spaventare una persona inesperta. Soprattutto la parte del dentro.

Niente paura! Non vi lascerò agire secondo sentimento. Già tempo fa, infatti, ho scritto una guida sull’argomento che vi insegnerà a prepararvi al grande evento.

Ricordate sempre, però, che chi va al mulino prima o poi si infarina. Può capitare che, nonostante una pulizia attenta, la persona che penetra possa sporcarsi. Non preoccupatevi. L’ansia di aver fatto una figura barbina è più nella nostra testa che in quella degli altri. Ci si va a lavare e, se si ha ancora voglia, potete continuare.

Scivola, scivola, scivola. Ovvero come lubrificare

Se avete aperto una guida pratica all’arte del bottoming è perché avete scarsa esperienza in materia. Immagino che, di conseguenza, dobbiate ancora imparare come ricevere il frutto dell’amor (che è la banana, come dice la canzone). Di lubrificanti ne abbiamo parlato qui. In sintesi, a meno che non siate elastici o chi vi penetrerà ha un master nel rimming, sarà necessario un buon lubrificante che aiuti a ridurre l’attrito e aumenti il piacere di entrambe le persone coinvolte.

In commercio ne esistono diverse tipologie. Consiglio quelli a base acquosa, in particolar modo quelli formulati appositamente per la penetrazione anale (qui un esempio). Questo particolare tipo di lub, con un leggerissimo effetto anestetizzante farà sì che tutto scorra liscio come l’olio, letteralmente.

Prova, prova, si sente qualcosa?

Per arrivare in serenità al momento della penetrazione con un vero e proprio pene, consiglio di fare le prove a casa. Mani e toy saranno i vostri migliori amici.

Provate a inserire prima un dito, poi un secondo, aumentando sempre più il ritmo e la durata della penetrazione. Quando vi sentirete a vostro agio, potrete provare a inserire un dildo o un plug anale, che vi permetteranno di confrontarvi con misure più grandi. Ricordate sempre che a dettare i ritmi del vostro piacere in queste sessioni in solitaria sarete voi, per cui non abbiate fretta: c’è sempre tempo per calibri più grossi delle dita.

Se la cosa vi stuzzica, poi, potreste coinvolgere anche la persona o le persone che hai accanto. La complicità aiuta ad aumentare la fiducia.

Relax, take it easy

Chiamatemi romantico, ma penso che la prima volta da bottom debba essere un’esperienza da ricordare con piacere.

Un’atmosfera adeguata, delle candele accese (attenzione al rischio incendi), della musica, aiuteranno a rilassare corpo e mente.

Mi sembra superfluo sottolineare che la ninna nanna riprodotta da Alexa non sia quello che cerchiamo.

Parlami, come il cielo con la sua terra

Questa parte della guida pratica all’arte del bottoming è rivolta a entrambi i ruoli. Il dialogo e la lettura del linguaggio del corpo sono fondamentali.

Ci tengo a ricordare, in primo luogo, che il consenso è necessario da entrambe le parti prima, durante e dopo il rapporto. Niente coercizioni, quindi, solo passione se, quando e quanto si vuole.

Parlate e ascoltate. Se c’è qualcosa che vi sta dando fastidio, fatela presente.

Il sesso deve essere piacevole, far star bene. Non ha senso, quindi, resistere e sopportare una cosa che non si ama solo per far piacere a chi è con noi.

Lo stesso discorso vale nel senso opposto. Fate sempre attenzione a quello che vi viene detto, più o meno verbalmente. Cercate di essere sempre presenti e di non ridurre tutto a un atto meccanico.

E se, anche con la guida pratica all’arte del bottoming, non riesco?

Può capitare che, nonostante questa accuratissima guida, non riusciate a prenderlo in quel posto.

Che possiamo fare, in quei casi? Nulla, si trova altro da fare.

Fortunatamente la penetrazione anale non è l’unico modo in cui ci si può divertire. Bocca, mani, piedi non è solo il nome di una malattia esantematica dell’infanzia, ma un suggerimento su quello che potreste usare al posto del lato b. Potreste, poi, provare a esplorare nuovi kink.

Insomma, in camera da letto (o qualsiasi altro posto vi aggradi), l’unico limite è la fantasia!