Sesso anale: la guida per pulire il “pavimento di casa” ed evitare l'”effetto Togo”

«Chi va al mulino, prima o poi si infarina». Il problema è, che il più delle volte, non è farina e difficilmente ci impasteresti il pane. Dopo la guida al giusto lubrificante, ecco a voi la guida, passo dopo passo, al doccino anale.

Partiamo dalle basi

Chi è un habitué del sesso anale, sa benissimo che un semplice bidet non aiuta a tenere tutto in ordine, pertanto, prima di un incontro galante, sarebbe opportuno dedicare qualche attenzione in più al nostro intestino.

Per lavare bene il “pavimento di casa” prima che arrivi un nuovo ospite, ci sono diversi sistemi, dal classico “schizzetto” da riempire con acqua ai clisteri lassativi acquistabili in farmacia, ma, di certo, il più pratico, veloce e facilmente gestibile è il tubo della doccia.

Il doccino anale confrontato con altri rimedi (da howtocleanyourass.wordpress.com)

Prima di sperimentare questo nuovo utilizzo di quello che avevate sempre usato come microfono per i vostri concerti immaginari, però, c’è qualcosa da fare.

Preparativi

Accendete delle candele, mettete quella musica rilassante che vi piace tanto e… Fate la cacca.

Svuotare naturalmente l’intestino aiuterà l’operazione di pulizia. Prendetevi tutto il tempo che vi serve e non sforzatevi. Un ano irritato è nemico giurato del doccino catartico.

A seconda della pratica sessuale e del partner che si deve incontrare esistono due tipi di lavaggio: quello rapido, per incontri sessuali classici, con partner mediamente dotati e dalla durata di un paio d’ore al massimo, e quello più approfondito, che richiede più tempo, da utilizzare nel caso di lunghe sessioni, partner estremamente dotati, fisting e dildo supersize. Quello che distingue il lavaggio rapido da quello approfondito è solamente la durata del trattamento e, di conseguenza, la profondità a cui arriva l’acqua.

Confronto tra doccino rapido e approfondito (da howtocleanyourass.wordpress.com)

Svitate il microfono della doccia, aprite il rubinetto ad un flusso medio, in modo da non avere un’eccessiva pressione sulle pareti anali, impostate una temperatura tiepida e avvicinate (senza inserire) il tubo della doccia alla vostra rosellina delicata, la pressione dell’acqua farà il resto.

Il doccino di “ordinaria amministrazione”

Per un lavaggio rapido, basta chiudere il rubinetto dopo circa 5 secondi. L’acqua avrà riempito il retto e tutto sarà pronto per lo spettacolo di fontane danzanti successivo. Nel caso di un lavaggio più approfondito, invece, bisognerà attendere una trentina di secondi, affinché l’acqua raggiunga anche il colon ascendente e quello trasverso.

Trattenete il più possibile lo stimolo e quindi rilassatevi. Quello che vedrete e sentirete non sarà piacevolissimo, ma per fare la frittata bisogna pur rompere qualche uovo.

Ripetete l’operazione finché l’acqua che farete zampillare non sarà limpida e inodore. In genere ci vogliono cinque ripetizioni, ma non tutti siamo uguali o mangiamo le stesse cose, quindi non preoccupatevi se ci vorranno più passaggi. Una volta puliti, lavate con sapone e sarete pronti.

Se nonostante tutti i vostri sforzi l’acqua continua a sembrare miscelata col Nesquik pur non avendo lo stesso odore, molto probabilmente avete sorpassato il limite della sigmoide e dovrete procedere a un lavaggio più approfondito o rischierete l’effetto Togo col vostro partner.

Il doccino per le “occasioni speciali”

Per un lavaggio più approfondito, dopo aver irrigato per una trentina di secondi il vostro intestino, trattenete il più possibile lo stimolo, quindi evacuate. Probabilmente avvertirete dei crampi, dovuti all’acqua intrappolata nel tratto ascendente, ma non demordete. Sdraiatevi “come una di quelle ragazze francesi” sul lato sinistro e attendete la necessità di scappare in bagno. In genere, prima che l’acqua esca pulita, ci vogliono, anche in questo caso, cinque ripetizioni, ma, come per il lavaggio rapido, può variare da persona a persona. Quando l’acqua sarà limpida, potrete lavare con sapone e procedere al restauro pre-appuntamento.

Fatene un uso intelligente

Mi sembra doveroso sottolineare che questa è una guida a solo scopo illustrativo e non la Bibbia del Doccino. Adattatela al vostro corpo e alle vostre necessità. Per alcuni ci vorrà più tempo, per altri meno, ad alcuni uscirà acqua limpida dopo due passaggi, ad altri dopo sei, a nessuno uscirà acqua profumata alle rose. Rilassatevi, divertitevi e abbiate cura di voi, perché conoscere qualcuno è bello, ma essere consapevoli di essere pronti a qualcosa di più del bacio lo è molto di più.

10 thoughts on “Sesso anale: la guida per pulire il “pavimento di casa” ed evitare l'”effetto Togo”

  1. Grazie del consiglio! Ma questa pratica è utile per impedire al mio compagno di beccarsi qualche malattia causata da un batterio presente nelle feci? Intendo se non si usa il preservativo. È abbastanza per evitare che qualche batterio risalga dall’uretra? Grazie

  2. Ciao.
    Quanto tempo deve passare dal lavaggio anale al rapporto. Perché mi è capitato di avere dell’acqua dentro nonostante l’avessi fatta uscire tutta. Soprattutto mi chiedo se col lavaggio approfondito non restasse dentro molta Acqua e che possa causare diarrea.

    Attendo tue grazie

  3. Purtroppo anche se quello che avete descritto è un metodo utile e pratico, ci sono innumerevoli varianti ed imprevisti.
    Se lui è molto dotato e non procede con garbo, il membro diventa una ventosa e prima o poi, aspira verso l’esterno anche l’impensabile.
    Saluti
    Sascia

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