Torre Annunziata, in sette lo picchiano perché gay: «nessuno mi ha aiutato»

A Torre Annunziata, in provincia di Napoli, un gruppo di sette ragazzi tra i 17 e i 30 anni ha picchiato un uomo di 34 solo perché gay. A denunciare l’accaduto al quotidiano Metropolis Web, è proprio la vittima che, dolorosamente, ripercorre quegli attimi di terrore.

L’uomo racconta che qualche giorno fa si trovava con una sua amica a chiacchierare in macchina all’ingresso del rione Penninielli, quando un gruppo di persone ha circondato l’abitacolo. «Non ci hanno dato nemmeno il tempo di chiedere cosa volessero – racconta – hanno trascinato la mia amica dall’auto ma è riuscita a sfuggire. Anche io ho provato ad allontanarmi ma invano».

Il branco, quindi, ha iniziato a urlargli contro insulti omofobi, arrivando a spegnergli due sigarette sul braccio mentre lo tenevano bloccato. «Ho provato ad urlare chiedendo aiuto – continua amareggiata la vittima – ma nessuno è corso in strada. Eppure tutte le finestre dei balconi erano aperte». L’uomo racconta poi di aver provato a denunciare, ma di essersi bloccato quando gli hanno chiesto di identificare gli aggressori. «Non sono omertoso – sostiene – ma dire la verità in questa città può costare la vita».

Di fronte a quest’ennesimo caso di violenza omofobica, l’organizzazione Pride Vesuvio Rainbow ha indetto una manifestazione per esprimere solidarietà alle vittime di omolesbobitransfobia.  La manifestazione si terrà proprio nel rione Penniniello, teatro di quest’ultima aggressione. «Non possiamo e non dobbiamo tacere, restare in silenzio – scrive Antonello Sannino, referente dell’associazione – Non accetteremo mai questo clima di terrore e violenza in Città».