Torino, minacce e insulti omofobi dal vicino di casa: «se ti becco ti massacro»

Con il mese di giugno che ha registrato il record di denunce per attacchi a sfondo omotransfobico, sembra non voler allentare la violenza nei confronti delle persone LGBT+ nel nostro Paese. L’ultima persona a denunciare gli insulti e le minacce ricevute da parte di un condomino è Simone, make-up artist 34enne che vive a Villar Perosa, un piccolo paese vicino a Pinerolo, in provincia di Torino.

«Sto ricevendo attacchi omofobi da parte di un vicino di casa – scrive l’uomo su Facebook – Le frasi sono sempre le stesse: “fr**io di me**a”, “se ti becco ti massacro”, “ric**ione”. Sputi sulla porta di casa e tutte le banalità che una mente ignorante […] riesce a partorire». Altri sconcertanti episodi di omofobia da parte dello stesso vicino vengono raccontati da Simone al quotidiano locale Voce Pinerolese: «L’altro giorno ero sul balcone di casa quando quell’uomo diceva a suo figlio di non camminare come un finocchio, come quello che abita in questa casa».

Oltre ad aver fatto una segnalazione verbale alla forze dell’ordine (in attesa di decidere se querelare l’uomo), il 34enne si è offerto ad aiutare altre persone LGBT+ vittime di discriminazione e ha appeso una bandiera arcobaleno alla finestra della propria abitazione: «La mia bandiera sventola orgogliosa sulla mia finestra e ringrazio il sindaco Marco Ventre per la vicinanza».

Il primo cittadino di Villar Perosa ha infatti espresso la propria solidarietà all’uomo. «C’è una ignoranza pazzesca – ha affermato Ventre – quell’uomo, come mi ha riferito Simone, lo ha più volte offeso e ingiuriato. Tutto questo è inaccettabile e va condannato. Se ci sarà un procedimento penale il Comune si costituirà parte civile». Nel frattempo sono tanti i messaggi di supporto giunti a Simone da parte dei propri compaesani.