La senatrice Masini di Forza Italia fa coming out: «Ho una compagna e voterò il ddl Zan»

È un coming out che pesa, politicamente ma anche a livello sociale, quello di Barbara Masini, senatrice di Forza Italia che per la prima volta, in un’intervista, ha parlato della propria relazione con una donna, un fatto personale che fino ad ora non aveva mai rivelato pubblicamente. «Quando «Repubblica ha chiesto di me, ho avuto paura – confessa in un tweet – Paura di uscire dal mio nucleo di riservatezza, dei giudizi, delle battute, delle conseguenze e anche per la mia sicurezza. Questo, unito ai messaggi in cui mi dicono che ho coraggio, chiarisce perché voterò il ddl Zan».

Sebbene abbia una compagna, Masini precisa che si tratta di «una questione di giustizia, non un posizionamento sulla base di ragioni personali» e afferma di non essere stata vittima di gravi episodi di discriminazione, sebbene le vengano rivolte frasi del tenore di «Ah che bella coppia, neppure sembrate omosessuali». E aggiunge: «Il mio percorso personale è stato difficile».

La senatrice forzista ha annunciato di essere pronta a votare la legge Zan così com’è. «Devo dire che nel centrodestra ho visto un cambiamento – osserva – da quando si diceva che la legge contro l’omofobia non era necessaria, che le aggressioni omofobe non c’erano o erano poche, a oggi. Finalmente si è preso atto che una legge ci vuole, mi auguro di avere contribuito un po’ anch’io a questo cambiamento». E per quanto riguarda le modifiche proposte da Italia Viva ricorda che l’art. 4 è stato proposto proprio da Forza Italia e che la definizione di identità di genere è prevista persino dalla Consulta. Si dice invece più disponibile a modificare, se necessario, l’art. 7 sulla giornata contro l’omo-lesbo-bi-transfobia.

Con la senatrice forzista che si aggiunge alla conta dei voti favorevoli per l’approvazione dell’attuale testo del disegno di legge, gli alibi di Renzi e di Italia Viva a supporto di una necessaria mediazione si indeboliscono ulteriormente.