Cristo LGBT+, la Chiesa Ortodossa denuncia il Roma Pride: «Offesa alla religione»

A distanza di un mese, continua a far discutere la presenza del Cristo arcobaleno al Roma Pride. In seguito alle polemiche, spesso del tutto strumentali, dei leader politici e religiosi, arriva una denuncia da parte della Chiesa Ortodossa, tramite l’arcivescovo Filippo Ortenzi (a destra nella foto copertina) che ha depositato una querela presso la stazione di Roma Prenestina della Legione Carabinieri Lazio.

Secondo quanto dichiarato sul sito ufficiale dell’organizzazione religiosa, si sarebbe trattato di «offesa alla religione, mediante vilipendio delle persone (di cui all’art. 403 c.p.) e delle cose (di cui all’404 c.p.)». Nella denuncia-querela, si parla del «corteo aperto da un ragazzo travestito da “Cristo lgbt” con stimmate colorate e bandiera arcobaleno, oltre alla croce portata sulle spalle ed un simbolo fallico al posto della scritta INRI. Detto ragazzo indossava calze a rete e “tacco12”». Nella querela viene, in realtà, fatto un mix di due diversi Cristi, apparsi lo stesso giorno a Roma e Milano. Quello immortalato vicino all’apertura del corteo della capitale, infatti, non aveva una croce, né calze o tacchi.

«Il vilipendio si sostanzia nel gettare o manifestare disprezzo, con parole, scritti, disegni o atti nei confronti dell’entità contro cui la manifestazione è diretta, in modo idoneo ad indurre i destinatari della manifestazione al disprezzo – si legge – Costituiscono vilipendio la contumelia, lo scherno e l’offesa fine a se stessa. Fondamentale risulta l’elemento soggettivo dei reati previsti dagli artt. 403-404 c.p., dove non è richiesto il dolo specifico, ma il dolo intenzionale, ovvero la volontarietà del soggetto attivo di offendere il sentimento religioso di chi si riconosce in qualunque confessione». Al momento, il coordinamento del Roma Pride non ha rilasciato alcun comunicato in merito alla querela.