foto: Gigi Goode (Instagram)

Gigi Goode ha fatto coming out come persona trans non binaria

Gigi Goode, finalista della dodicesima stagione di RuPaul’s Drag Race, ha fatto coming out pubblicamente come persona trans non binaria. Già durante la sua stagione, la drag queen aveva fatto coming out come persona genderfluid. Con un toccante video su Instagram, però, ha voluto spiegare ai fan il percorso che l’ha portata ad autodeterminarsi come persona trans non binaria.

Amatissima dai fan per il suo stile e per il suo umorismo, Gigi Goode è diventata un’icona di stile, tanto da comparire sulla copertina di Vogue per una campagna di Moschino. Nel video, girato dopo un intervento chirurgico per la femminilizzazione del corpo, Gigi racconta di come la pandemia e il lockdown l’abbiano aiutata a capire meglio la sua identità. «Avere più tempo per me stessa è stato cruciale – dice – Mi ha dato molto tempo per pensare e riflettere».

In questo periodo di riflessione, la performer si è resa conto che, sebbene si identifichi ancora come genderfluid, «si sta orientando maggiormente verso la parte non binaria di ciò». Oltre a un profondo lavoro su se stessa, anche la visione della serie HBO Veneno sembra aver contribuito all’autodeterminazione dell’artista. Le attrici e i personaggi, tuttз trans, «hanno completamente aperto la mia mente su chi sono e chi dovrei essere e, per me, quella è una persona trans non binaria».

Il percorso di Gigi Goode verso l’autodeterminazione

Dopo essersi confidata con la madre, sua grande sostenitrice, e la House of Avalon, il gruppo di artisti in cui è presente anche l’attuale Next Drag Superstar e sua grande amica Symone, Gigi Goode ha quindi deciso di iniziare una terapia ormonale sostitutiva. «Per chi non lo sapesse, è il processo di assunzione di estrogeni e bloccanti del testosterone come mezzo per attirare il femminile e respingere il maschile – ha continuato – Almeno questa era il mio modo di vedere questo processo».

Nonostante il suo percorso sia iniziato otto mesi fa, Gigi ha spiegato il perché non ha voluto renderlo pubblico sin da subito. «Conosco l’influenza che gli estranei sui social media hanno su questo tipo di situazioni – ha detto – Quando ho iniziato, pertanto, sapevo che volevo che questo fosse un viaggio da fare da sola, senza alcun input dal mondo esterno». Gigi Goode fa sapere, infine, di voler cambiare legalmente il suo nome in Gigi e di preferire il “lei” come pronome.

 

 

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