Revenge porn, M5S e Lega bocciano l’emendamento di Laura Boldrini alla Camera

Il Paese dovrà aspettare altro tempo per una legge che contrasti in modo veloce ed efficace il revenge porn, ovvero la condivisione su internet di immagini o video intimi senza il consenso dei soggetti interessati, spesso con lo scopo di umiliarli. Oggi la Camera ha bocciato, a scrutinio segreto, l’emendamento presentato da Laura Boldrini per l’inserimento del revenge porn tra i casi per i quali il ddl Codice Rosso definisce una corsia preferenziale.

Tutti i partiti di opposizione – da sinistra a destra – hanno accolto con favore l’emendamento della deputata di Liberi e Uguali, ma la maggioranza si espressa contraria. L’ufficio stampa del M5S ha definito l’emendamento una “forzatura” e di star pensando a una legge ad hoc sul tema, ma l’accusa che viene mossa dall’opposizione è che il M5S non abbia votato quell’emendamento perché non portava la propria firma.

Laura Boldrini ha espresso in un tweet il proprio rammarico per quanto accaduto alla Camera: «Tutte le forze politiche hanno votato il mio emendamento sul #RevengePorn tranne Lega e 5Stelle. Per 14 voti si è persa l’occasione di proteggere i nostri giovani da questo odioso fenomeno che colpisce soprattutto le donne. Ma come si può?».

Protesta tutta l’opposizione, soprattutto deputate che si sono sempre spese per la lotta alla violenza sulle donne. Maria Elena Boschi (PD), scrive su Twitter: «Sapete perché? Perché la proposta di legge non è loro. Mai visto tanto cinismo giocato sulla pelle delle vittime di un reato così odioso», trovando d’accordo Mara Carfagna (FI): «Questa maggioranza riesce a dividere il Paese anche sulla violenza contro le donne e la tutela dei diritti».

 

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