L’IAAF ha imposto all’atleta intersex di abbassare il livello di testosterone per parecipare alle gare femminili, ma la Semenya non accetta le condizioni
Caster Semeyna non si ferma di fronte alla controversa decisione del Tribunale arbitrale sportivo che appoggia il nuovo regolamento dell’IAAF (Federazione internazionale d’atletica), secondo cui le atlete per gareggiare devono avere un livello di testosterone ridotto. L’atleta iperandrogena è stata posta così di fronte a una dura scelta, ovvero quella di sottoporsi a una terapia ormonale oppure ritirarsi dall’atletica.
Le ultime dichiarazioni della Semenya hanno però sorpreso tutti: «Credo che nulla sia difficile nella vita perché dipende da te come prendi la tua vita. Se ho un muro davanti a me, lo salto. Ho intenzione di continuare a godermi la vita e viverla. Continuerò ad allenarmi e correre. Per me niente è impossibile».
La ventottenne sudafricana è pronta a correre contro gli uomini pur di non modificare quella che è la sua natura. Caster Semeyna ha preso la scelta forse più difficile, quella di non conformarsi per la volontà della federazione, rimanendo però fedele a se stessa.
Foto copertina: TopWomen.co.za
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Caster Semenya non ha affatto affermato che gareggerà con gli uomini. Il fatto che abbia detto che non si sottoporrà alla richieste della IAAF non significa che gareggerà con gli uomini, e anche nell’articolo originale che avete citato e lincato non fa alcun affermazioni in tal senso