«Lesbiche baciatevi»: al rifiuto vengono pestate dal gruppo di omofobi

Due donne queer sono state oggetto di un violento attacco su un autobus di Londra la scorsa settimana. Melania Geymonat, un’assistente di volo Ryanair di 28 anni proveniente dall’Uruguay, era in viaggio verso la città di Camden assieme ad una donna di nome Chris quando sono state avvicinate da un gruppo di quattro uomini omofobi.

Dopo averle molestate con insulti anti-gay, hanno chiesto che si baciassero di fronte a loro per divertimento. Quando hanno rifiutato, tutti e quattro gli uomini le hanno aggredite, malmenate e derubate.

Scrivendo su Facebook, accanto a un’immagine con i loro corpi coperti di sangue, Geymonat ha descritto come gli uomini le avessero prese di mira:

Cominciarono a comportarsi da teppisti, chiedendo che ci baciassimo per potersi divertire guardandoci, chiamandoci “lesbiche” e descrivendo posizioni sessuali. Non ricordo l’intero episodio, ma la parola “forbici” mi è rimasta impressa nella mente. Nel tentativo di calmare le cose, ho iniziato a fare battute. Ho pensato che questo potesse farli andare via. Chris ha anche fatto finta di essere malata, ma hanno continuato a molestarci, a lanciare monete e a diventare più aggressivi. Il mio ricordo è che Chris nel mezzo del bus che fa a botte con loro.D’impulso, sono andata laggiù solo per trovare la sua faccia sanguinante perchè tre di loro l’hanno picchiata. In seguito, hanno iniziato a prendere anche me a pugni. Ho avuto le vertigini alla vista del mio sangue e sono caduta all’indietro. Non ricordo se ho perso conoscenza o meno. All’improvviso l’autobus si era fermato, la polizia era lì e io stavo sanguinando. Tutte le nostre cose sono state rubate.

Da allora Geymonat non lavora più e sta ancora aspettando di sapere i risultati dell’ospedale sul suo naso rotto.

Quello che mi sconvolge di più è che la violenza è diventata una cosa comune, che a volte è necessario vedere una donna sanguinante dopo essere stata colpita per sentire un qualche tipo di impatto. Sono stanca di essere considerata come un oggetto sessuale, di scoprire che queste situazioni sono troppo comuni, di amici gay che sono stati picchiati solo perché sono come sono. Dobbiamo sopportare le molestie verbali e la violenza omofobica. Spero solo che a giugno, il mese dell’orgoglio, cose del genere possano essere pronunciate a voce alta così che smettano di succedere!

La polizia metropolitana ha confermato che sono in corso delle indagini sull’attacco.

 

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