L’Italia è un Paese fallocentrico? Esce oggi al cinema Dicktatorship

Cosa succede quando ti accorgi che il tuo compagno è un maschilista progressista, con atteggiamenti sessisti di cui neanche si accorge? Ne fai un film, ovvio. È questo quello che accade in Dicktatorship – Fallo e Basta!, la nuova fatica di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, presentato in esclusiva al Biografilm Festival 2019.

Una coppia omosessuale si mette in discussione di fronte ad alcuni stereotipi maschilisti e sessisti, rendendosi conto di quanto questi siano trasversali a ceto, provenienza e orientamento politico, figli di quella società fallocentrica di cui è intriso il Bel Paese. Gustav e Luca partono quindi per un caleidoscopico viaggio alla ricerca di risposte per tutta la penisola.

In un ritmo incalzante che non sembra annoiare lo spettatore, infatti, si passa da un’intervista all’altra, in una struttura narrativa a metà tra l’inchiesta giornalistica e la commedia. Fra i vari intervistati, accanto a volti di uomini e liceali, spunta qualche volto noto al grande pubblico, tra i quali l’ex presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, Michael Kimmel, un noto sociologo americano e Rocco Siffredi, del quale non è necessario citare il lungo curriculum.

Il film dimostra egregiamente quanto la società italiana sia abituata alla violenza psicologica perpetrata nei confronti delle donne in ogni ambito, tanto da spiegare, in un’ironia amara, anche come personaggi notoriamente misogini come Trump e Berlusconi, siano riusciti a ottenere una posizione di potere così alta.

Disponibile nelle sale cinematografiche da oggi, Dicktatorship – Fallo e Basta! Ci insegna che a cambiare, per poter essere finalmente sé stessi, questa volta devono essere gli uomini, perché le donne, checché ne dica Radio Maria, stanno lottando per la loro libertà ormai da anni.

 

Guarda il trailer di Dicktatorship – Fallo e Basta!

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