Pupo parla senza filtri di poliamore, bisessualità e quel gelato al cioccolato

«Non ho mai escluso che una parte di me fosse tendenzialmente gay. Sono sessualmente libero, ma ha prevalso la parte etero»

Enzo Ghinazzi, in arte Pupo e dichiaratamente molto attivo sessualmente, scherza così sulla domanda di Gaspare Baglio per un’intervista di Rolling Stones sulla questione gay e diritti civili. Per il cantante, infatti, ognuno è libero di vivere la prgayopria vita come meglio crede, senza «alcun tipo di frustrazione e desiderio represso».

Lo sa bene lui, coinvolto da diversi anni in una relazione poliamorosa criticata da giornali, colleghi e, addirittura dalla Chiesa.

«So quanto io, mia moglie e la mia compagna abbiamo sofferto per difendere questa scelta. Abbiamo scelto una strada per non distruggere. Non condividiamo la stessa casa, non facciamo l’amore insieme. Viviamo in luoghi diversi e ci incontriamo, senza ostentazioni, quando devo stare con la mia compagna o con mia moglie – confessa il toscano e continua – Penso ne sia valsa la pena. Non me ne frega niente di certa gente che vive in maniera ipocrita e poi, magari, si masturba davanti alla foto di un bambino di cinque anni». 

Parole dure da una persona stanca di essere additata da anni per via del suo modo di vivere la propria vita affettiva.  Ma agli sguardi dei bigotti lui ci è abituato. Uno dei suoi successi più famosi, Gelato al cioccolato, ha sempre suscitato molto scalpore per la sua allusione a un rapporto orale interrazziale.

Il brano è però visto come un incubo dal cantante il quale, però, ha sempre confermato il fatto che Malgioglio l’abbia scritto al ritorno di una vacanza tra Tunisia e Marocco: «Maglioglio, furbo stratosferico, persona molto intelligente, ci gioca molto. Una parte del suo ritorno in auge è dovuto anche alle varie situazioni paradossali, grottesche e molto teatrali create da questa canzone».

Chissà se Pupo la riproporrà comunque nel suo nuovo programma Un’estate fa, uno show itinerante con Diana Del Bufalo in onda su RaiDue che ripropone i tormentoni estivi dagli anni 60 ad oggi. Quello che è certo è che non cederà a nessun tipo di compromesso per ingraziarsi la rete: «Tutto può accadere e se accade, accade perché lo desidero e lo condivido. Non frutto di compromessi».

 

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