Sebbene quando si parli di diritti LGBT il commento populista vuole che ci siano sempre “cose più importanti da fare”, l’opposizione di centro-destra in Emilia Romagna ha fatto di tutto affinché la legge sull’omotransnegatività non venisse approvata.
L’ostruzionismo di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia ha fatto sì che il testo venisse discusso per ben 51 ore, con quasi 1800 emendamenti che miravano a far saltare la maggioranza – come quello sulla Gpa – o più semplicemente a screditare le persone LGBT+ – come quello sulla pedofilia.
Tra le 3 e le 4 della scorsa notte, la legge sull’omotransnegatività è passata con 33 voti favorevoli (PD, SI e M5S ) e 10 contrari (FI, Lega e FdI), tra l’esultanza degli attivisti che hanno dormito in Regione per poter assistere il voto e a portare i viveri ai consiglieri regionali che hanno portato avanti questa dura maratona.
Foto copertona: Vincenzo Branà (Facebook)
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33 anni, salentino a Torino, matematico. Vivrei volentieri ogni giorno come fosse l’ultimo se solo non fossi un procrastinatore. Amo il buon cibo e la buona musica, ma non toglietemi il junk food e il trash televisivo.
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