Per Vittorio Sgarbi cinque ministri sono delle “criptochec**e”

Con il giuramento del nuovo Governo, Vittorio Sgarbi torna a fare illazioni sulla sessualità dei Ministri. Dopo aver parlato dell’omosessualità “velata” di Luigi Di Maio e di Vincenzo Spadafora durante lo scorso esecutivo, in un’intervista al programma radiofonico La Zanzara su Radio 24, il critico d’arte ha aggiunto tre “critptochec**e” – questo il termine con cui li ha definiti – alla lista dei Ministri che nasconderebbero la propria omosessualità o bisessualità.

«Spadafora che oggi è ministro della Gioventù è il capofila di un gruppo di criptochec**e che sono Di Maio, Bonafede e Conte – ha affermato il deputato – la cui bisessualità è palese nello stare la mattina con Salvini e la sera con Zingaretti».

Incalzato dall’intervistatore, che ha ricordato che il premier ha una compagna, Vittorio Sgarbi ha proseguito sostenendo che quella della bisessualità non sia solo una metafora: «Quelle di Conte e Di Maio sono tutte ragazze dello schermo. Si inventano queste biondine che poi sbaciucchiano per far vedere che loro sono persone normali, hanno l’incubo della normalità. Per loro l’omosessualità, che invece è una cosa assolutamente normale, è una anormalità».

Se da una parte il linguaggio di Sgarbi è da condannare, per quanto riguarda la visione dell’omosessualità da parte del neo Ministro degli Esteri, risulta difficile dar torto al politico ferrarese; ricordiamo tutti le dichiarazioni di Luigi Di Maio secondo cui «la famiglia composta da una mamma e da un papà». A gettare benzina sui dubbi sulla sua eterosessualità, ci hanno pensato poi gli scatti per nulla spontanei al parco in compagnia della sua (all’epoca) nuova fidanzata, un assist per le insinuazioni dello stesso Sgarbi e di Maria Giovanna Maglie.

Il pensiero di Sgarbi non si dicosta molto da quello di Vittorio Feltri, che alcuni giorni fa ha dato la “colpa” della caduta del Governo giallo-verde ai «troppi gay», ma il critico d’arte cerca di aggiustare il tiro specificando che non è l’omosessualità a essere un problema e aggiungendo un quinto nome alla lista: «Ma questo è anche un fatto positivo, finalmente è un governo moderno in cui l’omosessualità è al potere e va benissimo, insomma. Agli Esteri, alle Politiche giovanili, alla Presidenza del Consiglio, poi c’è Fraccaro, poi Bonafede, cioè tutto un gruppo di criptochec**e meravigliose, bellissime, al posto giusto. Io le guardo con molto favore».

Vittorio Sgarbi conclude accusando il Governo di non prendere esplicitamente una posizione a favore dei diritti LGBT, in linea con quanto dichiarato da Imma Battaglia in un’intervista di alcuni mesi fa. «Dico che sono delle criptochec**e che non hanno il coraggio di schierarsi omosessuali – afferma l’onorevole – Ma io sono felice che lo siano. Cioè io li ho denunciati perché loro sono ipocriti. Ma che loro siano meravigliosamente chec**e, ne sono felice».

 

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