Militanti di Forza Nuova fecero un funerale contro un’unione civile, ora aiutano il Pride

Se pensate che sia impossibile far cambiare idea a persone omofobe come i sostenitori movimenti neofascisti, allora vi sbagliate. È quello che è successo a Cesena, dove due ex militanti di Forza Nuova hanno “cambiato idea”, abbandonando il partito e dando una mano nell’organizzazione del Rimini Summer Pride.

A far riflettere i due uomini è stata una querela per diffamazione aggravata dopo che, lo scorso 5 febbraio, avevano sfilato assieme a 10 ex compagni di Forza Nuova per le strade della città, inscenando un funerale contro l’unione civile di due concittadini. I dodici militanti del partito di estrema destra avevano in questo modo disturbato il lieto evento, passando con una bara, coperta da una bandiera italiana, proprio davanti alla macchina degli sposi.

Per la prima volta in Italia, il gip ha riqualificato l’imputazione come istigazione e propaganda all’odio, secondo l’articolo 604 bis del codice penale. Si sono costituiti parte civile il Comune di Cesena, Rete Lenford e Arcigay Rimini. L’avvocato di quest’ultima, Christian Guidi, ha dichiarato di aver chiesto che facciano «lavori socialmente utili, non vogliamo arricchirci, sarà un risarcimento simbolico», mentre per i due che ci hanno ripensato «si può dire che due si sono ravveduti, sono usciti da Forza Nuova e hanno anche dato una mano nell’organizzazione del gay pride. Verso di loro abbiamo ritirato la costituzione di parte civile».

 

Foto copertina: CesenaToday
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