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«Se tuo fratello ti dicesse che si chiama Jessica come reagiresti?»

Se tuo fratello, che hai sempre chiamato Jason, un giorno ti dicesse che si chiama Jessica come reagiresti? È questo il nocciolo principale da cui prende origine il nuovo romanzo di John Boyne, Mio fratello si chiama Jessica, edito da Rizzoli.

Boyne, che tutti ricorderanno per il suo capolavoro Il bambino con il pigiama a righe, affronta ancora una volta il tema della diversità da un punto di vista particolare. Il romanzo, infatti, parla di Sam, adolescente alle prese con i classici problemi da adolescente, il cui mondo inizia a vacillare quando il fratello maggiore Jason, calciatore provetto e idolo delle ragazze della sua scuola, fa coming out con la famiglia dicendo a tutti di essersi sempre sentita una ragazza, Jessica. Sam si accorgerà, col tempo, che non sempre diversità è sinonimo di negatività e, nonostante le difficoltà con i genitori, imparerà ad amare la sorella.

Un romanzo per ragazzi in cui le tematiche per adulti vengono raccontate in punta di piedi, quasi spiandole dal buco della serratura, attraverso gli occhi di chi guarda una persona amata.

 

Foto copertina: Di Barry O’Donovan – From the photographer, CC BY-SA 3.0, 1
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