Declassato un farmaco ormonale usato per la transizione: rincaro oltre il 300%

Dal primo ottobre il Progynova, un farmaco fondamentale per la terapia ormonale sostitutiva, è passato dalla fascia A alla fascia C. Questo significa che ora l’acquisto di tale medicinale è totalmente a carico dell’utente, determinando inoltre un rincaro di oltre il 300% sul prezzo.

La questione della reperibilità e del costo dei medicinali ormonali ha più volte rappresentato un’emergenza nel nostro paese. Sono ancora una volta Giuseppe Civati e Gianmarco Capogna, esponenti di Possibile, a scendere in campo insieme al Gruppo Trans di Bologna.

In un comunicato stampa rilasciato da Possibile possiamo leggere: «Apprendiamo del declassamento dalla fascia A a quella C del farmaco Progynova con un aumento triplicato del prezzo di vendita. Una scelta che riteniamo assurda considerato il fatto che tale farmaco viene usato nelle terapie ormonali sostitutive in particolare dalle persone in transizione. La declassazione e l’aumento del costo, che in fascia C è tutto a carico del richiedente, determinano un danno grave, anche economico, e mettono in discussione il diritto alla salute di tutte e tutti».

Civati e Capogna, nei mesi scorsi, si sono rivolti alla ministra Grillo e hanno lanciato una petizione su Change.org che ha ottenuto circa 15 mila sottoscrizioni, ora l’invito ad impegnarsi per uscire da questa situazione di emergenza è al nuovo ministro della salute Roberto Speranza (LeU).

«Oggi rinnoviamo le domande per il diritto universale alla salute così come garantito dalla nostra Costituzione all’articolo 32 e chiediamo un intervento del ministro Speranza per incontrare su questo tema le associazioni del mondo trans* per affrontare senza riserve il tema del reperimento e dell’accesso ai farmaci ormonali», dichiarano Civati e Capogna nel loro comunicato.

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