Tra madrine, unicorni, bacchette e arcobaleni, sembra di essere in una favola, invece è un battesimo trans.
Seguendo la tradizione partenopea che vuole che il più grande dei femminielli introduca in società il più giovane, alla presenza di testimoni, l’associazione napoletana IKen ha battezzato il giovane Kevin, ragazzo transessuale, mostrando al mondo «la sua nuova persona, il suo nuovo nome, la sua identità». Ed è così che, nel Rainbow Center di Napoli, sulle note di Born this way di Lady Gaga e al tocco della bacchetta magica di Marco Maria Tagliatela, Kevin nasce e diventa parte della grande famiglia arcobaleno.
Perché, anche se non abbiamo avuto un battesimo così colorato, femminielli siamo tutti. Femminiello è chi non ha paura di essere quello che è. Femminiello è l’intero cuore rainbow che abbatte gli stereotipi di genere. Auguri Kevin, benvenuto tra di noi!
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Ma è prevista una forma di sbattezzo per ex-gay ed ex-trans?