Amici Celebrities, Ornella Vanoni a Platinette: «Sei più uomo o più donna?»

Annalisa sostituisce Alberto Urso, Giulia Michelini come giudice, Benji e Fede guadagnano un altro disco di platino ma i riflettori di Amici Celebrities, edizione che fa fatica a decollare, questa volta vengono puntati su due iconiche presenze sulle poltrone in studio: Platinette e Ornella Vanoni.

Filippo Bisciglia canta e si apre il giudizio dei giudici ma all’improvviso inizia un siparietto tra Platinette e Ornella che ha smosso la rete in un battito di ciglia.

Ornella, nella sua forma migliore, domanda a Platinette: «Tu ti senti più uomo o più donna?». A Platinette, non va proprio giù e le risponde per le rime: «Tesoro tu sei ancora ai generi, io li ho superati da un pezzo, per cui non sono né maschio né femmina, sono oltre».

 

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Platinette e Ornella Vanoni ✈️ #spettacolinews #amicicelebrities

Un post condiviso da SpettacoliNews (@spettacolinews) in data: 5 Ott 2019 alle ore 2:45 PDT

Platinette prende in mano la bandiera dei non-binari e sembra l’avanguardia pura ma purtroppo conosciamo molto bene le innumerevoli dichiarazioni di Mauro Coruzzi (in arte Platinette) che hanno più volte fatto infuriare la comunità LGBQTIA+. Il dialogo però continua. Ornella incalza: «Il giorno che mi dici che hai avuto una donna allora ti capisco che sei oltre».

Ornella dimostra di non aver chiara la differenza tra orientamento sessuale e identità di genere ma ad Ornella forse riusciamo a perdonarlo. Ad Ornella, che a Marzo a Carta Bianca, si scagliò contro il Congresso delle Famiglie a Verona, che affermò: «Gay si nasce, non è una malattia», riusciamo proprio a perdonarlo. Ad Ornella nostra, si perdona tutto.

Cara Platinette, tu sarai pure “oltre”, e forse la comunità LGBQTIA+ avrebbe tirato le orecchie ad Ornella, ma questa volta proprio no. Si perdona l’ignoranza di Ornella ma non si perdona chi invece, consapevole, rema contro quella stessa comunità a cui si appartiene. Si può perdonare ad Ornella un po’ di confusione nella conoscenza delle “questioni di genere” ma a te non perdoneremo mai l’aver continuamente attacco le piccole e grandi conquiste dei diritti civili.

«C’è una ragione di più»… canterebbe Ornella.

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