Lilli Gruber contro la politica del testosterone: «Salvini mi ha ispirata»

In un’intervista senza peli sulla lingua rilasciata a Io Donna, Lilli Gruber spiega le ragioni che l’hanno spinta a scrivere Basta! Il potere delle donne contro la politica del testosterone, il suo nuovo libro edito da Solferino che lancia diverse provocazioni sui temi della politica e del femminismo.

«Mi ha ispirata Salvini – spiega la giornalista – basta con tutto questo testosterone, mi sono detta. Ho capito che era il momento giusto per scrivere». Dietlinde spiega che «Non è più tollerabile che così tanti Paesi importanti nel mondo, dagli Usa al Brasile, siano in mano a un’internazionale di bifolchi misogini che fanno danni non solo alle donne, ma a tutti», con un chiaro riferimento agli omofobi e misogini Trump e Bolsonaro, figure politiche in linea con il leader della Lega, la cui “simpatia reciproca” ha acceso alcune puntate di Otto e Mezzo.



La Gruber lancia un messaggio alle donne delle nuove generazioni, e lo fa mettendo al centro un tema a cui i maschietti cishet sembrano poco interessati, vale a dire quello del surriscaldamento globale. «Per me era anche urgente – confida la giornalista – che le donne capissero che dobbiamo svegliarci, perché sia sul fronte degli equilibri di genere che ambientale, mancano cinque minuti a mezzanotte, come dicono i tedeschi».

Per l’ex europarlamentare occorre un cambio di valori nel mondo della politica: «Le tre ‘v’ maschili, volgarità, violenza, visibilità, risultato di una virilità impotente e aggressiva, devono essere sostituite da empatia, diplomazia, pazienza». Lilli Gruber lancia così una provocazione che sta scatenando reazioni contrastanti sui social: «È ora che anche gli uomini, che amano troppo poco o lavorano troppo poco, riprendano a studiare. Che imparino a essere più femminili».



«La forma è sempre anche sostanza», è questo lo slogan che accomuna la Gruber ad altri personaggi femminili scelti come bersaglio dai maschilisti, come ad esempio Laura Boldrini. La giornalista spiega che le «impressionano i politici maleducati e sessisti che come Salvini fanno campagna elettorale in mutande o come Trump dicono cose come “le donne le prendi per la f…”. Come si può pensare di affidare il Paese a un uomo che ha detto una cosa simile? Come minimo, maltratterà le donne e i cittadini».

 

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