Anziano disabile vessato da una baby gang perché omosessuale

Il tema della senilità degli omosessuali è molto delicato, in quanto soprattutto per le vecchie generazioni si tratta di persone che non hanno avuto modo di circondarsi di una famiglia che gli vuole bene e li accudisce. È il caso di un 61enne di Sava, in provincia di Taranto, dove un pensionato disabile è stato per anni preso di mira da un gruppo di 18 giovani della zona.

«Molti in paese mi insultano perché sono omosessuale – ha raccontato l’anziano – È stato il paese che mi ha fatto deviare», facendo riferimento al suo disagio psichico. Dagli insulti, la baby gang ha pensato di passare ai fatti approfittando delle debolezze dell’uomo per vessarlo ed estorcergli quel poco denaro che disponeva, grazie a una pensione di 515 euro al mese e qualche soldo che gli veniva dato da alcuni concittadini ed esercizi commerciali in cambio della raccolta dei rifiuti.



«Sono una persona molto fragile – ha confidato l’uomo ai Carabinieri – e quindi questi giovani si approfittano di me. Vengono a trovarmi a casa, anche in gruppi, e mi chiedono continuamente soldi. Le loro richieste sono diventate sempre più insistenti e sono stato costretto a dar loro dei soldi perché se non lo avessi fatto, mi avrebbero picchiato, inoltre hanno minacciato di incendiarmi casa o il mio Ape Piaggio. Mi rendo conto di non stare proprio bene perché vivo da solo e non ho una famiglia».

L’associazione LGBT+ pugliese ACQUE ha pubblicato un comunicato sulla propria pagina Facebook, in cui ha ricordato che «in Regione Puglia, la Legge contro l’omotransfobia è ferma da anni, nonostante non si arrestino gli episodi di attacchi e discriminazioni ai danni delle persone LGBT. Le istituzioni locali non possono lasciare che altre persone soffrano per via di una cultura retrograda che qualcuno, per meri interessi politici, non vuole combattere».

I 18 delinquenti, di cui 8 minorenni, sono stati arrestati nella giornata di martedì 12 novembre e dovranno rispondere all’accusa di estorsione, furto, rapina e atti persecutori ai danni della vittima, che ora è in una struttura protetta. Pochi mesi fa, nella comune limitrofo di Manduria un altro anziano veniva ammazzato da un’altra baby gang dopo aver vissuto un incubo simile.

 

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