Rimini, uomo sospetta di avere lo stesso amante in comune con sua moglie e lo aggredisce

Chi usa Grindr sa bene con che frequenza si trova scritto nelle bio «sposato riservato», e quindi quanti di questi abbiano delle avventure o delle verie e proprie storie parallele con altri uomini.

I protagonisti della vicenda che emerge oggi alla cronaca sono un padre di famiglia 37enne di Rimini e un uomo di di 49 anni con cui avrebbe avuto per anni una relazione extra-coniugale che, da quanto racconta Il Resto Del Carlino, è iniziata ancor prima di sposare sua moglie; il triangolo, però, sarebbe venuto alla luce solo recentemente, quando il primo avrebbe iniziato a sospettare, non solo che il suo amato parrucchiere avesse un’altra tresca in atto, ma che questa fosse con la propria moglie.

 

Nonostante i tentativi dell’amante di spiegargli di essere gay e non bisessuale, il 37enne avrebbe sviluppato una vera e propria ossessione alla cosa, arrivando a minacciare e perseguitare il parrucchiere per mesi. Sarebbero, così, iniziati i pedinamenti, le telefonate a tutte le ore del giorno e della notte, fino alle minacce di morte pur di arrivare a sorprendere il povero ex.

Una sera, arrivato quasi all’estremo, il padre di famiglia si sarebbe appostato sotto casa del 49enne e lo avrebbe aggredito sferrandogli un pugno in pieno volto. Dopo averlo denunciato per stalking, il parrucchiere sarebbe comunque stato ancora soggetto a persecuzioni varie senza sosta: ciò ha portato il pubblico ministero a chiedere e ottenere il giudizio immediato del 37enne per stalking e lesioni personali.

Tuttavia, ieri mattina, la difesa è arrivata a presentare un certificato medico che spiegasse l’assenza del 37enne all’udienza: l’imputato, nelle scorse settimane, sarebbe stato ricoverato a causa di una patologia psichiatrica. Il 28 Aprile prossimo, il giudice, in caso di nuova assenza dell’imputato, potrà incaricare un perito di stabilirne la capacità di stare a giudizio e, quindi, di poter risultare colpevole.

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