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Bari, CISAL denuncia molestie verso lavoratrici e lavoratori gay al Petruzzelli

Secondo quanto denunciato dalla CISAL (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) alcuni lavoratori omosessuali e diverse lavoratrici della nota Fondazione Petruzzelli di Bari sarebbero stati vittime di episodi di molestie e discriminazioni da parte di alcuni colleghi.

L’organizzazione sindacale ha riferito di aver raccolto alcune testimonianze di continui commenti sessisti, proposte oscene e comportamenti discriminatori. «Ciò che lascia senza parole nei racconti delle vittime – ha dichiarato il segretario regionale Pietro Venneri – non è solo il fatto che si verifichino tali inqualificabili comportamenti, ma anche il clima di impunità che li circonda, poiché, come confermano le stesse lavoratrici, si ha la netta sensazione che essi vengano superficialmente vissuti come atti di semplice goliardia, anche da parte di coloro i quali viceversa dovrebbero stigmatizzarli sul piano morale e punirli sul piano giuridico».

Pronta la replica della Fondazione Petruzzelli: «Da sempre il nostro ente si caratterizza per il rispetto di tutti i lavoratori ed i collaboratori, a prescindere dalle loro scelte personali, dall’orientamento religioso, sessuale o politico». La fondazione ha poi riferito che è in corso un’indagine interna e che «nel caso in cui siano accertate eventuali responsabilità, si procederà con le adeguate sanzioni».

Intanto, in Regione, c’è chi ha già puntato il dito contro il Presidente Michele Emiliano. Ignazio Zullo afferma che, di fronte alla denuncia della CISAL, il governatore pugliese «non può rimanere in silenzio». Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia accusa sostiene che «su questi argomenti non ci si fa ‘belli’ agli occhi dei pugliesi annunciando Leggi contro l’Omofobia e poi facendo finta di non accorgersi che questi sgradevoli comportamenti sono in atto nella Fondazione più importante della Puglia». Per quanto le parole di Zullo siano condivisibili, il suo è un intervento del tutto incoerente con l’operato di Fratelli d’Italia, che ha sempre ostacolato tali leggi e che sembrerebbe intervenire sulle tematiche LGBT+ soltanto per l’ennesima strumentalizzazione politica.

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