Pole dance, la tenacia del campione del mondo Mario Turco e i pregiudizi rimasti al palo

Tutti conoscono la Pole Dance, la disciplina acrobatica che coinvolge un artista, un palo e della musica. Quello che non tutti sanno, però, è che è praticata anche dagli uomini con ottimi risultati. A tal proposito, abbiamo pensato di intervistare Mario Turco, performer professionista di Exotic Pole Dance e vincitore di numerosi titoli internazionali, tra cui un titolo mondiale nel 2017.

L’intervista

Ciao Mario, raccontami un po’ di te, come ti è venuta la passione per la Pole Dance?
Ciao a tutti i lettori! La mia passione per la Pole Dance è stata imprevista, se così si può dire. Ho sempre avuto una forte inclinazione per le arti performative. Il tutto è iniziato quando mi imbattei per caso in un corso di arti aeree circensi e me ne innamorai. Iniziai a studiare tessuto, trapezio e cerchio nella mia città, Napoli. Da lì a poco scoprii via web l’esistenza della Pole Dance. Essendo davvero tanto incuriosito dalla disciplina, ed essendo molto simile a ciò che già praticavo, cercai subito dei corsi a Napoli. Dovetti aspettare qualche anno prima che l’unica scuola presente in città mi accettasse ai corsi essendo io uomo. Alla fine però, l’ebbi vinta io.

Hai preso ispirazione da qualcuno in particolare?
Il mio stile e i miei show sono nettamente influenzati dalla cultura musicale pop.

Sei una star ed un vero precursore del settore. Come è iniziato tutto?
Cominciai a studiare Pole Dance nel 2014. Successivamente passai all’Exotic (la versione della stessa disciplina ma in high heels, più provocatoria). Iniziai da autodidatta. In Europa fui il primo uomo ad espormi, a competere, a vincere premi internazionali ed a ottenere nel 2017 il titolo di campione del mondo. Non ti nascondo che i miei timori iniziali erano parecchi. Parliamo di un po’ di anni fa, l’apertura mentale non era quella di oggi, sopratutto in Italia (sopratutto al sud). Nonostante tutto, grazie ai numerosi feedback positivi, decisi di proseguire, di spingermi oltre ed eccomi qui. Oggi sono felice di poter vedere nel mio settore tantissimi ragazzi che possono ballare ed essere sé stessi senza timori. Ora è un posto sicuro.

Quanto è difficile muoversi su quei tacchi vertiginosi?
È davvero molto difficile, considerando sia le evoluzioni da svolgere che il loro peso: 1,5 kg per scarpa circa.

Quanto ore al giorno ti occupa l’allenamento?
Mi alleno ogni giorno, una media di due ore al giorno. Non c’è nulla che non può essere ben gestito grazie ad un buon e costante allenamento.

È mai capitato che un partner non accettasse il tuo lavoro?
No. Semplicemente non gli permetterei di essere mio partner. Chi non apprezza ciò che fai, non ama quello che sei.

Contro quali stigmi ti sei dovuto scontrare?
Parlerò al presente. Riguardo la mia arte, mi imbatto spesso in sconosciuti che pensano di “conoscermi”. Deducono “cosa mi piace, chi mi piace, come mi piace”. No, non ci siamo. L’arte è una cosa. L’uomo dietro l’artista, è un’altra.

Hai mai pensato di intraprendere un percorso lavorativo più “tradizionale”?
Pur volteggiando in aria ho sempre avuto i piedi per terra. Dopo il liceo classico mi son laureato in Sociologia e Marketing Digitale. È risaputo che le professioni artistiche, sopratutto quelle in cui è richiesta una certa fisicità e prestanza non hanno una grande longevità ma, se oggi giorno dovessi immaginarmi dietro una scrivania no, non riuscirei. Al cuore (e all’indole) non si comanda.

Hai mai collaborato con personaggi del mondo dello spettacolo o ti piacerebbe farlo?
Ho collaborato con tantissimi artisti d’oltreoceano, con pietre miliari della mia disciplina e ho anche partecipato come ospite sia in programmi televisivi che in rappresentazioni teatrali. Attualmente non ho desiderio di collaborare con qualche personaggio in particolare ma sono sempre molto felice di potermi confrontare con altri artisti, c’è sempre tantissimo da imparare!

Quali pensi siano i requisiti necessari per avvicinarsi alla pole dance?
Tutti possono avvicinarsi a questa disciplina, non sono indispensabili dei background specifici. È chiaro che chi ha esperienza in settori di acrobatica o danza potrebbe essere avvantaggiato nella velocità di apprendimento ma non è matematico.

Cosa consiglieresti a chi vuole approcciarsi a questo genere di danza?
Fatelo, provate, non rimandate oltre. La Pole Dance è una disciplina che dà tantissime soddisfazioni. Grazie all’allenamento, ciò che sembra impossibile diviene poi realizzabile in men che non si pensi. È una continua sfida con sé stessi, aiuta a disciplinarsi ed è una fonte inesauribile di self-confidence.

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