Natalia Aspesi: «Ho avuto un fidanzato gay. Catalogare è avvilente»

Il prossimo giugno compierà 91 anni, ma è una Natalia Aspesi in splendida forma quella che si è raccontata senza peli sulla lingua in un’intervista all’Huffpost, parlando tra le altre cose di fluidità sessuale ed etichette.

«Ho avuto un fidanzato, un giovanotto che era gay ma non lui non lo si sapeva – ha raccontato la giornalista – Non è che ho detto “è gay, mi ci fidanzo”. Allora i gay non c’erano. O meglio: erano dei giovanotti che si fidanzavano e si sposavano, perché non era possibile esserlo pubblicamente».

In fondo, 3 anni fa la Aspesi affermava che «la vera coppia è quella omosessuale». La scrittice milanese ha poi confidato che con quell’uomo si sono voluti molto bene reciprocamente: «Era un uomo di un divertimento unico, ci siamo divertiti pazzamente, poi certo, in alcune situazioni c’era qualche… Quando l’ho capito, ci siamo amati ancora di più. È stato l’amico di tutta la vita che purtroppo oggi non c’è più».

Il concetto di fluidità sessuale sembra non interessare la Aspesi, che non ama le etichette. «Se penso alla storia e al passato, ci sono sempre stati dei personaggi che non si capiva chi e cosa fossero, ma non esisteva questa mania della catalogazione – ha affermato la giornalista – È questo che io trovo inutile e anche un po’ avvilente: catalogare. Io sono gay, sono trans, sono fluido… Che cosa vuol dire fluido? Che si scopa con uomini e con donne? Beh, ma quella è una cosa che è sempre stata fatta senza dargli un nome. Perché farlo ora?».

Ammiratrice della bellezza candida e scultorea di Roberto Bolle, Natalia Aspesi non è una “bimba di Conte”, in quanto ha rivelato di non subire il suo fascino: «Non ho mai guardato i politici secondo il loro fisico, perché non è per quello che stanno lì. Se così fosse, al posto di Conte vorrei George Clooney, però non è il caso».