Erdogan impedisce ai bambini turchi di disegnare arcobaleni perché farebbero diventare gay

Omofobia e complottismo di Stato in Turchia, dove ai bambini è stato chiesto esplicitamente dal Governo, tramite il Ministro dell’Istruzione, di smettere di disegnare gli arcobaleni, il simbolo di speranza scelto da tutto il mondo nel corso della pandemia di Covid-19. Il motivo? Secondo i fondamentalisti islamici, l’affissione dei disegni sarebbe un modo per far “diventare” le persone omosessuali.

Tutto nasce con un’iniziativa del museo d’arte Istanbul Modern, che ha incoraggiato i bambini di tutta la Turchia a disegnare degli arcobaleni e di caricarli sul sito web ufficiale. Ma, successivamente, ai dirigenti scolastici è stato chiesto di non far partecipare i bambini al progetto in quanto avrebbe l’obiettivo di farli diventare gay.

Una richiesta assurda e priva di alcun fondamento, che rende ancor più grave quanto accaduto alcuni giorni fa, in occasione dell’inizio del Ramadan, quando Erdogan ha appoggiato il discorso di un capo religioso, nel quale si sosteneva che l’omosessualità fosse causa di malattie e corrompesse la gente.

«Il governo sta diventando sempre meno efficiente nel produrre soluzioni ai bisogni delle persone – commenta la giornalista Pinar Temblay in un articolo per The Jerusalem Post – Erdogan è determinato ad apparire come se stesse combattendo a nome del popolo. Perdere su più fronti deve averlo finalmente esaurito, quindi ora sta combattendo i disegni dell’arcobaleno dei bambini!».

Sarebbe dunque la stessa tattica usata da un altro capo di Stato apertamente omofobo, Jair Bolsonaro, che per raccogliere consensi in un momento di evidente incapacità politica cerca nelle persone LGBT+ un nemico da proporre ai propri cittadini.

L’associazione SPoD LGBTİ, con sede a Istanbul, ha replicato al divieto sugli arcobaleni con un post su Twitter: «Non c’è colore d’odio nell’arcobaleno! Le immagini arcobaleno appese ai bambini alle finestre delle loro case hanno riscaldato il cuore di tutti noi! Per questo motivo, diciamo di nuovo di restare a casa abbracciando l’arcobaleno e quei bellissimi dipinti con le nostre vernici. Condividi l’arcobaleno taggando #RestiamoACasa!».