È un aneddoto che scalda il cuore quello con cui, ieri sera, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini ha dato la buonanotte ai propri concittadini su Facebook.
«Ho incontrato due ragazzi adolescenti abbracciati, senza mascherina, che ridevano divertiti fra loro – ha raccontato il primo cittadino della città barocca – pareva giocassero a stringersi forte, come si fa a quell’età. Nulla di strano, se non fosse che siamo tutti alle prese con il distanziamento fisico».
Come tanti sindaci stanno facendo da nord a sud, a quel punto Salvemini ha ripreso il comportamento reputato irrispettoso dall’ultimo decreto ministeriale sul Coronavirus, raccomandando ai due giovani «attenzione, non state così vicini» e ricevendo come risposta «omofobo!».
«Sono tornato verso di loro, incredulo – ha continuato il sindaco – “scusa che hai detto?”, “lei è omofobo, noi stiamo insieme” mi ha risposto uno dei due e ha baciato l’amico sulle labbra, con gesto di sfida. “Scusatemi, non avevo inteso foste una coppia. Amatevi, e siate felici!”. “Scusi lei, pensavamo ci avesse giudicato”».
Salvemini ha concluso il racconto con un invito: «L’amore vince tutto, arrendiamoci all’amore». Numerosi ed entusiasti i commenti al post, tra cui quello di Giuseppe Todisco, consigliere nazionale di Arcigay del territorio salentino, che scrive: «Grazie Sindaco, ma più che ringraziare te, ringrazio questi due ragazzi, rappresentano la speranza di un futuro più giusto e senza paura, rappresentano la forza delle nuove generazioni di ribellarsi e non soccombere sotto il peso dei pregiudizi! Li ammiro…. e li abbraccio anche io».
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1 thought on “Lecce, sindaco si scusa con una coppia gay per una gaffe: «Amatevi e siate felici»”
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