Bologna, niente cucciolo per un uomo gay: «Preferisco darlo a una famiglia normale»

Nel Paese in cui alle persone omosessuali viene negato il diritto di diventare genitori, l’orientamento sessuale può diventare una discriminante anche per l’affido di un cucciolo di cane. È quello che è accaduto a Giuseppe, uomo gay di Bologna e nota drag queen con il nome di Simona Sventura.

Il tutto inizia con la voglia, comune a tante persone che come Giuseppe vivono da sole (ma non solo), di prendere un animale da compagnia. «Mi sono reso conto di sentire la necessità di riavere in casa un animale domestico – spiega – Per tanti anni ho avuto Lulù, una splendida gatta che da quasi un anno non c’è più. Ho quindi deciso di prendere un cane di piccola taglia».

Un amico di Giuseppe lo mette in contatto con una signora che ha dei cuccioli, così dopo una telefonata in cui questa aveva un tono un po’ strano, i due si incontrano. Qui, dopo aver fatto vedere all’uomo i cuccioli, la signora chiede con tono inquisitorio se fosse sposato, definito dallo stesso «un modo elegante per chiedermi se sono gay».

Giuseppe si limita a dire di essere single, senza voler dare troppe spiegazioni, ma la risposta che riceve è singolare: «Ah, sinceramente preferisco dare il cucciolo ad una famiglia normale, non ad un ragazzo come lei, mi capisca. Altrimenti glielo posso dare a 3mila euro».

Non appare chiaro quale attenzioni e cure possa dare a un cane una famiglia rispetto a un uomo single, così come non è chiaro come quei 3mila euro potessero spazzare via le preoccupazioni della signora. «Se avessi avuto 3mila euro di sicuro non li avrei dati a lei ma ad un canile – commenta Giuseppe – Nemmeno i cani possiamo più adottare».