J.K. Rowling mette un like a un tweet contro il divieto alle terapie riparative

J.K. Rowling è inarrestabile: dopo le numerose uscite, poco felici, della penna della saga di Harry Potter nei confronti delle persone transgender, la scrittrice è andata oltre, ed è ora accusata di qualcosa di ancora più grave. Nel mirino del suo femminismo radicale trans-escludente è finito anche il disegno di legge canadese che vorrebbe vietare le anacronistiche e ascientifiche terapie riparative, ancora “legali” in quasi tutti i Paesi del mondo (e di recente abolite in Germania e Albania), che mirerebbero a “convertire” le persone omosessuali o bisessuali in eterosessuali e quelle transgender in cisgender.

La Rowling, precisamente, ha messo un mi piace a un tweet del profilo di We Are The Females, che la menziona e afferma: «Un grande ringraziamento dal Canada, dove i diritti delle donne alla privacy sono stati gettati nel gabinetto con il Bill C16, e ora il Bill C8 criminalizzerà un terapeuta che consiglia a un bambino di accettare il corpo in cui è nato. Ci hai dato speranza. #IStandWithJKRowling #StopBillC8».

Sono tanti i casi in cui la mente di Animali Fantastici E Dove Trovarli ha tenuto a rimarcare la sua ideologia da donna TERF. Ad esempio, alcuni giorni fa ha rimosso un tweet in cui lodava Stephen King dopo che quest’ultimo ha affermato che «Le donne trans sono donne». O, ancora, ha messo un mi piace a un tweet di una donna che indossava una felpa che riportava la scritta «Straight white male» sul davanti e «LGB Drop The T» sul didietro.