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Premier League, calciatore scrive una lettera: «Sono gay, ma non mi sento pronto…»

Un calciatore della Premier League ha rivelato in una lettera aperta di essere gay e che sta mantenendo segreto ai suoi compagni di squadra il suo orientamento sessuale.

In una lettera aperta rivolta ad autorità e fan, diffusa dalla Justin Fashanu Foundation attraverso il The Sun, il giocatore si apre sul tormento quotidiano che sta affrontando e afferma di fare il “grande passo” di rivelare la sua sessualità. «Sono gay – si legge – Anche scriverlo in questa lettera è un grande passo per me, ma solo i miei familiari e un gruppo selezionato di amici sono consapevoli della mia sessualità. Non mi sento pronto a condividerlo con il mio team o il mio manager».

«Come ci si sente a vivere così? Ogni giorno, può essere un incubo assoluto. E sta influenzando sempre più la mia salute mentale – continua il giocatore – Mi sento intrappolato e la mia paura è che rivelare la verità su ciò che sono non farebbe che peggiorare le cose». La lettera prosegue dicendo che il giocatore non pensa che il calcio «sia pronto per il coming out di un giocatore» e che dovrebbero essere fatti «cambiamenti radicali» affinché ci si senta a proprio agio nel dichiararsi omosessuale.

«La Professional Footballers Association dice che sono pronti ad aiutare un giocatore che voglia fare coming out e che offriranno consulenza e supporto a chiunque ne abbia bisogno – scrive – Non è questo il punto. Se ho bisogno di un consulente posso andare a prenotare in una sessione con uno ogni volta che voglio. Ciò che l’Associazione deve fare è è educare i tifosi, i giocatori, i dirigenti, gli agenti, i proprietari dei club, praticamente tutti quelli coinvolti nel gioco».

Il giocatore esprime anche la sua tristezza nel desiderare di essere in una relazione, ma non essere in grado di farlo a causa dello stigma che percepisce. «A causa del lavoro che faccio, il livello di fiducia nell’avere un partner a lungo termine deve essere estremamente elevato – scrive – Quindi, al momento, evito del tutto le relazioni. Spero vivamente di incontrare presto qualcuno di cui credo di potermi fidare abbastanza».

«Il fatto che questo giocatore abbia voluto scrivere una lettera su questo è un enorme passo in avanti. Non abbiamo visto nulla di simile in Premier League per anni – ha dichiarato a Sky News la giornalista Amal Fashanu che gestisce la fondazione dedicata a suo zio, il primo calciatore professionista ad essere apertamente gay, morto suicida a 38 anni – So che è una cosa difficile da fare, è quasi impossibile, ma c’è luce alla fine del tunnel. Speriamo che più calciatori e altre star dello sport possano farsi avanti. Noi saremo lì per supportarli».