Mario Adinolfi contro Francesca Pascale: «Povero Berlusconi, irriso a 80 anni da una lesbica»

Con un matrimonio alle spalle, da cui è nata la prima figlia, e la sua attuale famiglia consacrata a Las Vegas, Mario Adinolfi riesce sempre a trovare il tempo necessario per mettere becco anche nelle relazioni degli altri. Così, mentre combatte quotidianamente le famiglie arcobaleno, ora ha anche da ridire sulla presunta liaison tra Francesca Pascale e Paola Turci, dopo che il settimanale Oggi le ha paparazzate durante un bacio in barca.

«Ricordo il sorriso mesto di quando lei gli portò Luxuria a cena a Palazzo Grazioli, con tanto di selfie a cui si vede che si sarebbe volentieri sottratto – scrive il leader del Popolo della Famiglia in un tweet – Povero Silvio, irriso a ottant’anni da una lesbica dichiarata che ora sta con una cantante comunista che lo odia. E lui paga!».

Adinolfi, oltre ad impicciarsi dell’ormai ex relazione di Francesca Pascale, fa della bi-cancellazione, ovvero esclude categorigamente che la showgirl possa essere attratta sia dal genere femminile che da quello maschile. D’altro canto, lei stessa pochi mesi fa affermava: «Non ho mai usato paletti per definirmi, non ho mai detto né di essere eterosessuale né gay. Nelle amicizie come nell’amore non seguo stereotipi. Dieci anni fa mi sono innamorata di un uomo straordinario, domani chissà».

Ma, chiaramente, riconoscere la bisessualità o la pansessualità dell’ex di Berlusconi avrebbe rovinato la tesi complottistica secondo cui, come il cavallo di Troia, sarebbe entrata a Palazzo Grazioli con il gender per poi scappare con il bottino a godersi una peccaminosa vacanza saffica. Un tweet che ha scatenato l’ironia del popolo di Twitter e non solo.

MARIOOOO FATTI NA PADELLATA DI C4ZZI TUOI STAI ROSICANDO COSÌ TANTO CHE SEMBRI PAPÀ CASTORO DAI SU

Slået op af Le bimbe di Lilli GruberTorsdag den 6. august 2020

Poco fa è arrivata anche la replica di Vladimir Luxuria. «C’è gente che dovrebbe farsi una vita invece di giudicare, puntare il dito come baionetta contro gli altri e al contempo essere molto indulgenti con se stessi – scrive l’attivista – Ora si traveste da psicologo interprete dei sorrisi (ma che ne sa?) e parla di lesbo-comunismo: patetico».