Drag Race Italia Reference Check: il drag show italiano spiegato agli stranieri

Vi siete mai chiesti come il fandom straniero di Drag Race Italia riesca a cogliere le reference di ciò che accade nei vari episodi? No, non lo fa rivedendo di notte i programmi trash italiani. Su YouTube c’è un canale, ideato da Maurizio, un ragazzo italiano che vive a Glasgow, che si occupa proprio di questo.

Settimana dopo settimana, Maurizio sviscera ogni episodio di Drag Race Italia, facendo un puntualissimo reference check. Spiega, cioè, agli spettatori e alle spettatrici straniere ogni sfumatura culturale che andrebbe altrimenti persa con la traduzione.

L’idea, ci racconta, gli è venuta traendo ispirazione da un altro canale simile al suo. Da anni, infatti, Rory John, si occupava di spiegare i riferimenti e i doppi sensi dei Drag Race americani e britannici. «Quando è stato annunciato Drag Race Italia, ho sperato che Rory ne parlasse – ci spiega – Volevo qualcosa di bello per la versione italiana, perché spesso le versioni internazionali del franchise non vengono apprezzate fino in fondo. Allora gli ho chiesto se ne avrebbe parlato».

«Mi ha risposto che non se ne sentiva capace, visto che non parlava italiano – continua – Mi ha consigliato, però, di farlo al posto suo. Mi ha indicato i software da usare, il metodo di lavoro e mi ha fatto un grosso in bocca al lupo». I video che si possono vedere sul canale dedicato al check reference di Drag Race Italia sono, pertanto, interamente creati e scritti da Maurizio. «Guardo l’episodio della settimana almeno un paio di volte col mio ragazzo scozzese – ci spiega – Prendo appunti sulle sue domande, faccio ricerche e scrivo un copione. Poi taglio i segmenti che mi servono e creo dei thumbnail (riquadri esplicativi)».

L’egregio lavoro di Maurizio è stato notato dallo staff e dalle queen di Drag Race Italia che si sono spesso complimentati con lui sia in pubblico che in privato. «Lo scopo di questo progetto è far sì che tutto il pubblico apprezzi la versione italiana di Drag Race – rivela – Voglio che apprezzino non solo le nostre bellissime drag queen, ma anche la cultura italiana queer e non».

«Con i miei reference check – conclude – voglio dimostrare quanto lavoro, passione, sagacia e humour ci siano dietro a Drag Race Italia. L’arrivo di questo programma dopo qualche settimana dall’affossamento del ddl Zan  non è casuale. Per me il programma ha sempre rappresentato un faro di speranza. Una piattaforma per parlare della comunità LGBT+ in modo autentico».