«Sei gay?» Gianni Sperti risponde alla domanda e parla del ddl Zan

Negli scorsi giorni Gianni Sperti si è trovato a rispondere nelle sue storie Instagram a una delle domande più frequenti sul suo conto: «Sei gay?». L’orientamento sessuale del defilippico opinionista è uno dei dubbi più diffusi, tanto che la risposta a questa domanda è una delle più ricercate in rete.

Dal canto suo, il ballerino non ha mai dato una risposta puntuale e precisa a questo amletico dubbio, lasciando fan e non alle prese con un arcano non molto chiaro da svelare. Alla domanda «Sei gay?» una volta ha replicato dicendo che fosse un complimento. Un’altra volta si è definito “sessuale”, omettendo uno dei prefissi tra omo-, bi- ed etero-.

Anche questa volta Sperti resta sul vago. «Non capisco il senso di questa domanda e cosa cambierebbe – risponde – Chi scrive questo messaggio è una donna. Ma se non dobbiamo fare differenze tra etero e gay, allora non dobbiamo farle neanche tra uomo e donna, perché l’ignoranza non ha sesso».

Interrogato, poi, sulla sua posizione in merito a una legge contro l’omobitransfobia, Sperti ha esposto ai fan la sua visione. «Se i genitori e la scuola insegnassero ai bambini l’esistenza di generi diversi, non ci sarebbe bisogno di questa legge – dice – Purtroppo sono spesso gli adulti che usano questi termini denigratori e pensieri discriminatori».

«Detto questo, come tutti i reati, penso che la pena esemplare potrebbe cambiare qualcosa – conclude – Le solite pene leggere, con la buona condotta, lo sconto della pena, non aiuteranno mai a capire la gravità del reato e il danno psicologico che viene causato».

Anche questa volta non possiamo rispondere con certezza alla domanda «Gianni Sperti è gay?». Quello che possiamo dire è che l’ex-ballerino ha tutto il diritto di mantenere la propria riservatezza sulla questione e che qualunque fosse il suo orientamento non cambierebbe nulla.

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