Vandalizzato l’ufficio del presidente di Arcigay Ravenna con la scritta «Fr**io»

«Fr**io»: è questa la scritta che alle 8 di ieri mattina, rientrando nel proprio ufficio, il presidente di Arcigay Ravenna, Ciro Di Maio, ha rinvenuto. Un atto vandalico di stampo omofobo che è stato denunciato dallo stesso attivista LGBT+ su Facebook. «Un attacco che reputo di una vigliaccheria alquanto bassa – commenta Di Maio – perchè non può non essere vigliacca la persona che con il favore delle tenebre, nascondendosi nel silenzio notturno, ti scrive sulla porta una parola per recarti offesa».

«La scritta sta la – continua il presidente – La vedete, non ho fretta di cancellarla perchè non ho paura. E non ho paura perchè so che questo non è il pensiero della mia città, come altre volte ho dichiarato. Continua ad esistere una minoranza di persone, di mele marce, che pensano di intimorire così il prossimo, ma so bene che questo NON è il pensiero della comunità ravennate. So bene che la mia città è vicina a me quanto è vicina alle vittime di atti di omobitransfobia».

Sono infatti tanti i messaggi di solidarietà giunti alla vittima di questo vile gesto nelle ultime ore. Tra i tanti, anche il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale. «Siamo davanti ad un gravissimo episodio di omofobia – ha affermato il primo cittadino – Aggressioni di questo tipo non sono tollerate e vanno denunciate e condannate duramente. Tutta la nostra comunità esprime piena solidarietà e vicinanza a Ciro Di Maio».

Quello ai danni del presidente di Arcigay Ravenna è – stando ai dati raccolti dal nostro monitoraggio – il decimo episodio di vandalismo di tipo omo-lesbo-bi-transfobico emerso alla cronaca in questo 2020.