«Decidere di diventare lesbica» e l’esorcista per chi «va con un trans»

Quando la TV generalista parla di tematiche LGBT+ lo scivolone è sempre dietro l’angolo, ma ultimamente le gaffe stanno sfuggendo di mano. La giornata televisiva di ieri è stata sconfortante: mentre la contessa De Blanck usava, probabilmente in buona fede, termini spregiativi all’interno della casa del Grande Fratello VIP, nei salotti televisivi si continuavano ancora a usare espressioni come «andare con un transessuale» (con un chiaro riferimento a una donna trans) e «decidere di diventare lesbica».

A Domenica Live, Donatella Milani ricollega le sue esperienze con alcune donne alla mancanza di una figura paterna, poiché suo padre naturale non l’ha mai voluta conoscere e il compagno di sua madre, che l’ha accudita, è venuto a mancare prematuramente. Al di là della semplificazione che è stata fatta sulle ragioni psicologiche che possono aver portato la cantautrice a frequentare delle persone del suo stesso genere, senza però identificarsi come lesbica o bisessuale, a lasciare sgomenti è la gaffe di Barbara d’Urso che, sebbene sia una grande sostenitrice dei diritti LGBT+, parla di “scelte”.

«Addirittura so che c’è stato un momento che tu avevi talmente tanto odio per gli uomini – afferma Barbara d’Urso – che hai scelto di diventare omosessuale e di avere dei rapporti con le donne. E neanche quello ti ha appagato. Tua madre ti contrastava su questo, su questa scelta di essere lesbica che… (fa un gesto per indicare che non ci sia niente di male, ndr)».

Può sembrare una questione di forma, ma le parole sono importanti: dire che la cantante abbia deciso di cambiare orientamento sessuale potrebbe far arrivare in alcune case il messaggio che si può decidere di essere omosessuali. Immaginiamo le conseguenze che potrebbe avere quando una figlia farà coming out con la madre: questa ricorderà che per la Milani è stata solo una “scelta”, magari proverà a “riportare” la figlia sulla strada dell’eterosessualità. Se ci si dichiara alleati della comunità LGBT+ e si sceglie di trattare questi temi, non si può parlare di scelte e confondere il comportamento sessuale con l’orientamento sessuale. La perplessità generata dall’intervista è tangibile in alcuni tweet.

In prima serata tra misgendering ed esorcismi

Da Domenica Live facciamo un piccolo salto e arriviamo a LIVE Non è la d’Urso, dove viene mandata in onda un’intervista telefonica di Giuseppe Cruciani a Flavia Vento per La Zanzara, nella quale avviene il seguente botta e risposta tra i due:

Cruciani: «A me ogni tanto c’ho la fissazione, ancora non l’ho fatto, di provare con un transessuale, tu che cosa mi consigli?»

Vento: «Dai, ti prego, tesoro, ti porto dall’esorcista»

Cruciani: «Ma tu dici che veramente c’è Satana?»

Vento: «Certo, guarda che l’anima si sporca, tesoro»

Cruciani: «L’anima si sporca a fare queste cose dici?»

Vento: «Sì, assolutamente sì»

In studio, la showgirl viene fortunamente criticata da tutti quelli che prendono parola, inclusa la conduttrice, anche se nessuno sottolinea quanto sia sbagliata l’espressione (forse solo provocatoria) usata da Cruciani, che ricorre al maschile per indicare una donna trans, utilizza il termine «transessuale» come sostantivo anziché come aggettivo e parla di «provare». Anzi, in sovrimpressione viene scritto «per chi va coi trans», ripetendo quell’errore che porta ancora oggi molte persone a pensare che le donne trans non siano delle vere donne.

In tutto ciò, Flavia Vento non si scusa per quella che sembrerebbe una grave affermazione transfobica, ma si giustifica dicendo che «era una domanda a trabocchetto» e che in realtà, pensando fosse una telefonata confidenziale, stava rispondendo ad altre cose che – a suo dire – il giornalista le aveva detto poco prima. «Io gli ho detto che non è tanto normale fare queste cose […] non è una cosa normale fare le orge – afferma l’ex concorrente del Grande Fratello VIP 5 – sulla Bibbia c’è proprio scritto che non è giusto fare determinate cose». Ma, anche qui, viene nuovamente moderata da Barbara d’Urso.

 

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