“Il rinvio non è Fico”: il Presidente della Camera assicura la votazione del ddl Zan

Dopo l’ennesimo rinvio di settimana scorsa, quando la destra ha approfittato della scusa della quarantena di alcuni deputati a causa della pandemia di Covid-19 per rinviare il voto del ddl Zan, a partire da martedì 27 ottobre in Aula verranno votati sia le pregiudiziali di costituzionalità (presentate da Lega e Fratelli d’Italia) che gli emendamenti alla legge contro l’omotransfobia e la misoginia.

Oltre all’annuncio del relatore Alessandro Zan, giunto nei giorni scorsi, ad assicurare che non ci saranno ulteriori rinvii sul voto è Roberto Fico. «Questa settimana abbiamo dovuto cambiare il calendario dei lavori alla Camera e riadattare l’attività dato che diversi deputati erano in quarantena – ha spiegato su Facebook il presidente della Camera – Si sono dunque svolti question time, interrogazioni e interpellanze, nonché l’informativa del presidente Conte, ma abbiamo rinviato su richiesta dell’opposizione e con il consenso di tutte le forze politiche i provvedimenti per cui era prevista una votazione, fra questi anche il disegno di legge sull’omofobia».

«Mi avete scritto in tanti sull’argomento, e approfitto di questa occasione per rispondervi – ha affermato la terza carica dello Stato – il ddl Zan verrà votato in Aula la prossima settimana, a partire da martedì pomeriggio». Fico ha evidentemente fatto riferimento alle centinaia di mail ricevute grazie all’iniziativa #RinvioNonFico lanciata sui social da Michele Albiani, responsabile Diritti del PD di Milano.

«Aspettiamo questa legge da quasi 30 anni e un ulteriore rinvio rischia, con la legge di bilancio da discutere e votare a breve, di rimandare tutto alla prossima primavera – aveva dichiarato Albiani in un post Instagram in occasione dell’ultimo slittamento – Tenendo conto anche che ci sono anche due pregiudiziali di costituzionalità e 800 emendamenti (peggiorativi) delle opposizioni che aspettano già la legge in aula alla Camera, ogni attimo di lavoro parlamentare è importantissimo». L’attivista LGBT+ aveva quindi invitato a mandare una mail al presidente della Camera per dire di no a ulteriori rinvii e di pubblicare uno screenshot sui social con l’hashtag #RinvioNonFico.

Martedì prossimo passerà dunque l’ultimo treno del 2020 per l’approvazione del ddl Zan alla Camera: sarà un momento cruciale sia per portare a casa un primo importante traguardo ma sarà anche una prova del nove all’interno della maggioranza per dimostrare unità davanti a un provvedimento che dovrebbe mettere tutti d’accordo senza cedere il passo al benaltrismo e alla disinformazione dell’estrema destra.

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