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Bodyshaming e omofobia contro le giocatrici: 9 mesi di squalifica per l’allenatore

L’ex allenatore della Novese, squadra di calcio femminile di Novi Ligure, è stato squalificato per 9 mesi dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) a causa di alcune frasi lesbofobiche, sessiste e denigratorie dell’aspetto fisico di alcune calciatrici della propria squadra.

«Ma dove vai che pesi cento chili?!» avrebbe urlato nei confronti di un’atleta, mentre in un’altra occasione avrebbe detto a una giocatrice che è «grassa come un maiale». Al bodyshaming si aggiungevano poi altre frasi volgari, come «siete qua solo per leccare la f**a» (il mister sostiene di aver detto «patata»), che in un’altra occasione avrebbero coinvolto anche il padre di una calciatrice che aveva chiesto lo svincolo dalla società. «Tu e quella lesbica di tua figlia – avrebbe detto l’allenatore in una telefonata – purtroppo le piacciono le donne e quindi va a cercarne altre».

«L’allenatore ha insultato e denigrato le proprie giocatrici per motivi legati all’orientamento sessuale e all’aspetto fisico – è scritto nel provvedimento – la sua condotta è inaccettabile per il ruolo che l’allenatore è chiamato a ricoprire e rappresentare in termini di educazione non solo sportiva». La Disciplinare non ha invece ritenuto sufficienti le prove delle presunte avances sessuali dell’uomo nei confronti delle atlete. Il legale dell’allenatore ha inoltre annunciato che farà ricorso perché «la decisione di primo grado non permette di salvaguardare integralmente la figura» del suo assistito.