Il Nasdaq è pronto a escludere dal benchmark le società non inclusive

Sulla scia della nomina, da parte del neo-presidente degli Stati Uniti Biden, di numerose donne e persone afferenti alla comunità black e LGBT+ nei posti chiave della sua squadra alla Casa Bianca, anche nel mondo della Finanza a stelle e strisce il tema inizia a diventare sempre più preponderante. Adena Friedman, presidente e amministratrice delegata del Nasdaq, l’indice borsistico in cui sono quotati i titoli delle imprese operanti nell’alta tecnologia, ha dichiarato di voler aumentare la presenza femminile e queer all’interno dei CdA delle società facenti parte del benchmark.

Tale richiesta è stata presentata dalla medesima, eletta nel 2017 come prima donna ad occupare l’attuale incarico, presso la Securities and Exchange Commission (SEC), l’autorità di vigilanza dei mercati finanziari, che dovrà quindi pronunciarsi in merito e, se dovesse esprimere una parere favorevole (la proposta verrà sottoposta a giudizio pubblico), radicali sarebbero le conseguenze in un mondo da sempre di pertinenza dell’universo maschile. Infatti, le società indicizzate in Borsa, entro un anno dall’entrata in vigore del nuovo regolamento, dovranno:

  •  avere almeno una donna e unə rappresentante di una minoranza (ad esempio LGBT+) nel proprio Consiglio di Amministrazione;
  • rendere pubblici gli organigrammi di detto organo collegiale;
  • motivare il loro non eventuale adeguamento alla disciplina, rischiando anche di essere espulsi anche dall’indice.

La Friedman crede che le nuove linee guida determinerebbero un organo amministrativo e manageriale più rappresentativo, aggiungendo come numerosi studi abbiano dimostrato che l’avere un polo gestionale diversificato porti benefici in termini di efficienza e di risultato.

Nonostante nella maggior parte delle imprese i ruoli decisionali e dirigenziali continuino ad essere occupati prettamente da uomini, qualcosa si muove: Jane Fraser è stata la prima donna ad essere nominata AD di un grande intermediario finanziario, Citigroup, e la Borsa valori di New York si è per la prima volta colorata di rosa con la nomina di Stacey Cunningham nel ruolo di presidente.

Qualunque sia la risposta della SEC, negli Stati Uniti è ormai iniziata la stagione del cambiamento, dove le minoranze hanno iniziato sempre più a richiedere l’ottenimento degli stessi diritti della maggioranza, e sarà difficile far invertire la rotta, anche nella Finanza.