Brescia, ragazzo gay ricattato: 700 euro per evitare l’outing con i genitori

L’invio di nudes, pratica che coinvolge numerose persone in un momento di relax che scelgono di fidarsi di chi è dall’altra parte dello schermo, può rappresentare non solo un rischio, ma l’inizio di un vero e proprio incubo. Un 36enne della provincia di Brescia è stato, infatti, accusato di estorsione per aver ricattato un 22enne, chiedendo soldi in cambio della non pubblicazione di sue foto “compromettenti” e, di conseguenza, evitare un outing.

Come riporta BresciaToday, lo scorso 2 dicembre, il 36enne ha minacciato un 22enne tramite WhatsApp. Il ricatto consisteva in una somma di 700 euro. Tutto per evitare che i genitori ricevessero delle foto della vittima, scatti in cui era piuttosto chiara l’omosessualità di quest’ultimo.

Il ragazzo, che non conosceva l’identità del suo ricattatore, ha scelto di denunciare alla Questura il fatto. Gli agenti della Squadra Mobile, quindi, hanno subito avviato le indagini: accertata la veridicità della minaccia, hanno identificato l’autore del reato. Per poter portare a termine l’incubo di questo giovane ragazzo, però, mancava solo la cattura dell’estorsore.

La trappola organizzata dalla polizia è scattata Giovedì pomeriggio, con una finta consegna del denaro pattuito.
Il ricattatore ha dato appuntamento alla vittima nei pressi della stazione ferroviaria cittadina per la consegna dei soldi, ma si è presto ritrovato addosso gli agenti di polizia che hanno arrestato il 36enne per estorsione, ponendo fine all’incubo del giovane 22enne.

Un episodio simile si era verificato un anno fa a Pisa, dove un uomo aveva chiesto a un utente di Grindr il versamento di un bonifico di 100€, altrimenti gli screenshot del suo profilo sarebbe finito nelle mani dei suoi genitori. Un ricatto, in quel caso, non ha funzionato perché il ragazzo aveva già fatto coming out in famiglia.