Poliziotti presi per spogliarellisti nell’orgia di Bruxelles: partecipanti provano ad aprirgli la zip

A Bruxelles, durante il festino a luci rosse a cui ha partecipato l’eurodeputato ungherese József Szájer, alcuni ospiti hanno scambiato i poliziotti per spogliarellisti e hanno provato ad abbassare loro le zip.

A raccontare il tragicomico dettaglio in un’intervista al Daily Mail, l’organizzatore del party David Manzheley. «Sta arrivando il Natale. Le persone hanno sete di incontri – ha detto il belga alla testata inglese – È assolutamente normale che i ragazzi della comunità gay cerchino soluzioni per incontrarsi». Manzheley ha spiegato che festa doveva originariamente ospitare solo dieci ospiti negativi al COVID.

Quegli ospiti, tuttavia, hanno portato a loro volta qualcuno e le cose gli sono sfuggite di mano. Di conseguenza il belga non conosceva tutti i presenti, ma ha riconosciuto successivamente Szájer. Secondo le regole dell’incontro, gli ospiti alle sue feste si spogliano all’arrivo, mentre alcuni di loro possono indossare abiti fetish.

Mentre le orge sono del tutto legali, la polizia ha interrotto il festino perché stava infrangendo le regole del lockdown, dopo una soffiata di un rivale organizzatore di feste sessuali a Bruxelles. «Hanno iniziato a gridare di esibire i documenti – racconta Manzheley – Ma se non indossavamo nemmeno i pantaloni, come potevamo mostrare rapidamente la nostra carta d’identità?».

«Alcuni ospiti, però – continua – pensando che il raid facesse parte dell’orgia hanno cercato di aprire la zip dei poliziotti». Una scena tragicomica, se si pensa che, contemporaneamente, József Szájer era appeso nudo a una grondaia, sperando di sfuggire alle forze dell’ordine.

Una situazione che non fa ridere

Sembrerebbe la sceneggiatura di un film comico, se non fosse che il deputato ungherese che partecipava al festino per soli uomini, abbia sostenuto misure anti-LGBT nel suo Paese.

A maggio, il suo partito ha approvato leggi per cui le persone transgender non saranno più in grado di cambiare la loro identità. Il mese scorso, invece, ha proposto di emendare la costituzione in modo tale da garantire che solo le coppie sposate eterosessuali possano adottare bambini.

«Mentre i politici di Fidesz ci insegnano il cristianesimo, la famiglia, i ruoli tradizionali di genere e la moralità – ha dichiarato Ferenc Gyurcsany, il leader del partito di opposizione ungherese DK –  in realtà vivono una vita completamente diversa, il più lontano possibile dai valori che esprimono». E, stando agli ultimi fatti, non potremmo essere più d’accordo.