I Proud Boys, organizzazione neofascista americana, ha supportato Donald Trump nel corso dell’ultima campagna elettorale per le presidenziali, emergendo alla cronaca internazionale non tanto per le loro discutibili iniziative, quanto per un sabotaggio dell’hashtag #ProudBoys, di cui la comunità LGBT+ se ne è riappropriata con foto di baci tra uomini e altre foto a tema arcobaleno.
Assegnata la vittoria a Joe Biden, i suprematisti bianchi non si sono arrestati e lo stesso vale per i loro scivoloni. Insieme ad altri gruppi di estrema destra e conservatori, i “ragazzi orgogliosi” si sono riuniti a Washington per una manifestazione in sostegno dell’ex presidente con lo slogan “Stop the steal”, contro il presunto broglio dei Democratici durante le elezioni.
In alcune immagini dell’iniziativa si vedono però alcuni dei manifestanti indossare dei kilt giallo-neri per esibile la scritta «F*ck Antifa» sulle loro natiche. Peccato che quei kilt appartengano a Verillas, un marchio LGBT+. Il brand non ha esitato a prendere le distanze e ha deciso di fare un gesto simbolico per ristabilire l’ordine delle cose.
«Sono disgustato nel vedere membri di ‘Proud Boys’, un’organizzazione terrorista fascista, indossare i nostri prodotti – ha twittato Verillas – Siamo LGBTQIA+ di proprietà, per gestione, come design e per vissuto. Siamo contrari a tutto ciò che essi rappresentano. Vedo 750 dollari della nostra attrezzatura nella foto, ho appena dato 1000 dollari alla NAACP (la National Association for the Advancement of Colored People, ndr) per reindirizzare l’odio in amore».
Il vicepresidente Justin LaRose ha spiegato al magazine Out che quel prodotto è stato rimosso dal loro sito e che ora stanno cercando di apportare delle modifiche al kilt in modo tale che sia innegabilmente contro il fanatismo fascista e a chi lo avesse già comprato verrà consentito di effettuare un cambio merce in modo da non essere associato erroneamente ai Proud Boys.
Writing “fuck Antifa” on your ass isn’t the threat you think it is pic.twitter.com/Q28FVKVcvF
— Marie Connor (@thistallawkgirl) December 13, 2020

33 anni, salentino a Torino, matematico e attivista LGBT+. Vivrei volentieri ogni giorno come fosse l’ultimo se solo non fossi un procrastinatore. Amo il buon cibo e la buona musica, ma non toglietemi il junk food e il trash televisivo.
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