Pietra Valentina, un’adolescente trans di appena 16 anni, è stata pugnalata a morte il 5 aprile di fronte alla sua scuola nello Stato di Ceará, in Brasile. Secondo gli attivisti e le autorità, il corpo senza vita della ragazza è stato ritrovato, infatti, di fronte alla Pereira Expedito Tabellion School, nella città di Juazeiro do Norte.
Nonostante l’agenzia federale non abbia voluto dare dettagli sul caso, le forze di polizia locali e militari hanno avviato le indagini sull’autore del crimine. Non è ancora chiaro il movente, tuttavia le quindici brutali coltellate fanno sospettare di un crimine d’odio.
«Sono profondamente rattristato – ha twittato l’attivista per i diritti umani Renato Roseno – nell’apprendere dell’ennesimo omicidio codardo di una giovane donna trans nel Cearà. Pietra Valentina, di Juazeiro do Norte, merita giustizia. I nostri giovani meritano di vivere!».
In Brasile una persona trans ammazzata ogni due giorni
La morte di Pietra Valentina, purtroppo, non è la prima di un’adolescente trans nello Stato del Cearà. Già a Gennaio, infatti, un diciassettenne di Camocin prese a calci e pugnalò la tredicenne Keron Ravach. La polizia trovò, poi, il suo cadavere gettato in un appezzamento di terra. Con 22 omicidi, Ceará ha battuto il record di transfemminicidi lo scorso anno, secondo solo a San Paolo, con 29. La morte di Pietra Valentina è un altro caso che mostra la violenza quotidiana che le persone trans subiscono in Brasile. Un dato allarmante, che purtroppo non sorprende. Nel Brasile di Bolsonaro, infatti, lo scorso anno veniva uccisa una persona trans ogni due giorni.

33 anni, sotto l’ala protettrice di Big Pharma, vende droghe e veleni in legalità. Dispensa questi ultimi anche nel tempo libero tra una catfight e l’altra. Vive in Salento, dove si nutre di Stephen King, serie TV e Pokémon.
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